Come fare perché Lugano possa offrire tanti motivi d’attrazione, per chi ci abita e chi viene da fuori, con semplicità e con il calore legato alla cultura latina? Potrebbe forse bastare poco. Partiamo dal principio che con un po’ di umiltà, di disponibilità e di partecipazione da parte di tutti possiamo avere una Lugano viva ed accogliente, con una sua propria identità. Non abbiamo bisogno di scimmiottare città di dimensioni diverse e con una diversa situazione demografica. Faccio un esempio concreto: alcuni commercianti locali ben legati al territorio, con impegno e spirito di sacrificio hanno allineato i prezzi di vendita dei loro prodotti a quelli della vicina Penisola e ad internet, oltretutto pagando stipendi svizzeri ed alti affitti, assolutamente non in linea con i tassi d’interesse in corso. Ricordo per inciso che in passato ogni mezzo punto di tasso d’interesse comportava un aumento del 7% del canone di affitto. Oggi, dopo essere scesi di ben 6 punti, gli affitti rimangono alti, sproporzionati. Faccio fatica a capire come mai non si applichi la stessa chiave di lettura anche per la riduzione. In questo modo, con una misura coerente e giusta, avrebbero meno difficoltà a sopravvivere le botteghe, che sono la vita e la luce di una città. È scontato che il super franco abbia causato una deflazione insostenibile: da ormai sei anni diminuiscono i prezzi mentre rimangono invariati affitti e stipendi con un calo dei fatturati che ha letteralmente bruciato i margini di guadagno e non permette la sopravvivenza a molte aziende. Mi pare allora importante che le catene di prodotti alimentari, principali responsabili dell’esodo dei ticinesi per gli acquisti, provvederanno ad allineare i prezzi con l’estero e a pagare le tasse nel nostro Cantone.
Sono fermamente convinto che abbiamo bisogno di una politica molto più attenta all’interesse comune, mettendo da parte l’appartenenza partitica e inutili pasticci che non permettono una sana gestione. Penso per cominciare al coraggio di correggere l’attuale piano viario cittadino: ormai è chiaro a tutti che non ha fatto che peggiorare la mobilità in città. Abbiamo, con Morcote il più bel villaggio Svizzero, ma potremmo senza ombra di dubbio avere a Lugano la più bella città Svizzera. Come? Ad esempio creando una strada sotterranea (progetto Botta) con i relativi posteggi, che ci permetterebbero una vera passeggiata da Cassarate a Paradiso e viceversa. Questa sì che potrebbe essere chiamata zona pedonale! Solo con l'impegno e la partecipazione di tutti potremmo riaccendere la vita e lo splendore di una città amata prima di tutti dai propri abitanti, che può essere un salotto d'accoglienza per tutti gli ospiti confederati e stranieri.
Bruno Balmelli, Lugano
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