
Il Casinò Lugano prende atto che con lettera del 29 marzo u.s. il Sindacato OCST e SIC ha comunicato di voler revocare unilateralmente il regolamento per la distribuzione delle mance. Le motivazioni addotte dal Sindacato (mancanza di trasparenza verso il personale e i partner sindacali durante la fase di trattative dell’accordo) sono prive di fondamento e come tali vanno respinte categoricamente. Il Casinò Lugano considera questa mossa del Sindacato un ulteriore strumento di propaganda sindacale, volta a destabilizzare il clima aziendale sano e funzionante. La Direzione del Casinò di Lugano respinge categoricamente la pretesa del sindacato – espressa attraverso le parole al Quotidiano di Meinrado Robbiani, Segretario cantonale OCST - di aver “promosso e raccolto firme” tra i dipendenti. Le lettera firmata e inviata alla stampa nei giorni scorsi è un’iniziativa completamente autonoma dei dipendenti. La direzione respinge il fatto che una persona completamente fuori dal contesto (sempre Meinrado Robbiani) si permetta di giudicare l’operato della Direzione della Casa da gioco, evidentemente con l’intento di metterla in cattiva luce. Con questa dichiarazione il Sindacato dimostra di non avere il minimo di sensibilità per le vere preoccupazioni dei collaboratori ma di solo essere preoccupati solo di se stesso e di depistare il fatto che la strategia di mettere in cattiva luce la direzione non è per nulla condivisa dai collaboratori del Casinò di Lugano. Il Consiglio di Amministrazione di Casinò Lugano SA quale atto di solidarietà verso il personale per il calo delle mance, ha accettato una riduzione del proprio onorario nella misura del 20% a decorrere del 1 gennaio 2011. Mance al Casinò Lugano, una soluzione logica, concordata e condivisa - Il regolamento “mance” in vigore al Casinò Lugano corrisponde a quello delle altre due case da gioco in Ticino sottoposte al CCL. Prevede la distribuzione del 20% delle mance come componente variabile degli stipendi, mentre l’80% fa parte della massa salariare e viene utilizzato per gli stipendi fissi. In nessuna casa da gioco Svizzera e nemmeno a Lugano le mance sono sufficiente per coprire la massa salariale. Ciò significa che le mance vengono inserite al 100% nella massa salariale. - Fino al 31.12.2009 la situazione era ben diversa. In virtù di un accordo con i sindacati al Casinò Lugano era in vigore un regolamento diverso dagli altri due casinò Ticinesi che fanno parte del CCL: una “rete di protezione” garantiva ai collaboratori un importo minimo di mance di Fr. 7'100'000 annui ed una partecipazione del 25% alla ridistribuzione, anche se le mance incassate non raggiungevano questo importo. - L’impatto di questa regola anomala si è dimostrato controproducente per entrambi, Collaboratori e Azienda: Al contrario delle altre case da gioco Ticinesi, dove si distribuivano solo le mance realmente versate, i collaboratori a Lugano non avevano più lo stimolo per lavorare sulle mance perché un minimo era garantito comunque e questo minimo superava notevolmente l’incassato. Come conseguenza, le mance realmente incassate diminuivano di anno in anno. L’azienda perciò doveva coprire una differenza sempre più elevata tra mance realmente incassate e mance garantite. Infatti c’era l’anomalia di fondo che l’azienda era tenuta a versare una partecipazione mance basata su un importo che in realtà non era mai stato guadagnato. Tra 2006 e 2009 questo “gap” è aumentato da Fr. 43.000 a Fr. 850.000, importo che rappresenta circa 12 posti di lavoro, che non avrebbero potuto essere mantenuti se la rete di protezione sulle mance non fosse stata modificata. Questa disparità di trattamento rendeva meno competitivo il Casinò Lugano rispetto alla concorrenza, con la conseguente ricaduta sulla situazione economica dell’Azienda. - A causa dell’ effetto economico sempre più pesante di questo regolamento, Casinò Lugano SA
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