Petra Schnellmann
Contributi di Centralità: Ossigeno per i poli urbani
Redazione
24 giorni fa
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Da anni si discute dell’introduzione dei contributi di centralità, ma ad oggi nulla di concreto è stato realizzato. Questo tema è particolarmente rilevante per i centri urbani del nostro Cantone – Bellinzona, Locarno, Mendrisio e, in questo caso specifico, Lugano – che con i loro investimenti offrono un valore aggiunto all’intera regione, senza però ricevere un adeguato sostegno finanziario dai comuni circostanti.

Lugano, ad esempio, mette a disposizione infrastrutture di grande rilevanza e attrattiva, come i Lidi, le piste di ghiaccio, il LAC, il Palazzo dei Congressi e, in futuro, il nuovo Polo Sportivo e degli Eventi (PSE). Queste strutture, largamente frequentate da utenti provenienti da fuori città, migliorano la qualità della vita anche nelle aree limitrofe. Tuttavia, i costi di investimento e gestione restano a carico esclusivo della città, mentre i benefici si estendono ben oltre i suoi confini.

Diversi Cantoni svizzeri – tra cui Zurigo, Berna, Ginevra e Vaud – hanno già riconosciuto questa disparità e introdotto contributi di centralità a favore delle città che offrono servizi e infrastrutture di interesse sovra-comunale. Un modello efficace potrebbe essere l’integrazione di tali contributi nella legge sulla perequazione finanziaria cantonale, garantendo così una redistribuzione più equa delle risorse.

Nei Cantoni dove questo principio è applicato, il contributo è di circa 300 franchi per abitante dei comuni che beneficiano di queste strutture. I fondi raccolti vengono destinati al sostegno di infrastrutture culturali, sportive, di trasporto pubblico e di altri servizi essenziali, contribuendo a una gestione più sostenibile e condivisa.

Eppure, nonostante l’evidente necessità, il dibattito rimane in stallo, frenato da resistenze politiche e logiche campanilistiche. È il momento di superare divisioni e rigidità che hanno spesso ostacolato il progresso del Cantone e dei suoi comuni. I poli urbani non sono soltanto centri amministrativi, ma veri motori economici, culturali e sociali della regione: rafforzarli significa investire nel benessere collettivo.

Un primo passo concreto potrebbe essere l’integrazione dei contributi di centralità nella legge sulla perequazione finanziaria cantonale, seguendo il modello già adottato con successo in altri Cantoni. Serve una visione lungimirante, capace di andare oltre le logiche locali e costruire un sistema più equo e sostenibile, in cui chi beneficia delle infrastrutture contribuisca alla loro crescita e mantenimento. La domanda ora è: siamo pronti a fare questo passo avanti o continueremo a ignorare questa disparità?

Petra Schnellmann, Consigliera Comunale PLR Lugano

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