Il 24 novembre è un’opportunità unica da cogliere per scegliere il Giudice di Pace per il Circolo di Mendrisio. In una carica che richiede capacità di ascolto, competenza e neutralità. Con quasi un ventennio di esperienza come giurista maturata presso le autorità come pure presso studi legali ho acquisito una buona conoscenza del sistema giudiziario e ho avuto modo di trattare numerose pratiche legali.
Ho avuto modo di gestire situazioni conflittuali ponendo le basi per trattative costruttive grazie alle varie tecniche di risoluzione alternativa dei conflitti apprese e a ricercare così la miglior soluzione ai vari problemi quotidiani, tenendo sempre in debita considerazione il quadro legale e i bisogni delle persone coinvolte.
Nel mio lavoro ho assistito a molte situazioni complesse e spesso cariche di tensione. In qualità di consulente giuridico, come lo dice la parola stessa, è mio compito fornire una consulenza mirata informando i clienti sui loro diritti e doveri, con un approccio analitico e pragmatico, e assistendoli nel percorso legale più adeguato. In questo ruolo, ogni questione è analizzata soprattutto dal profilo normativo e procedurale. Ma la legge, per sua natura, ha un approccio formale, talvolta distante dai vissuti personali. Questo metodo, anche se efficace, non sempre permette di considerare il lato umano di un conflitto, le emozioni e le esigenze reali delle parti.
Proprio da questa consapevolezza è nato il mio interesse per la mediazione e le specializzazioni che ho conseguito. Per offrire un aiuto reale è importante anche soffermarsi sulle necessità, le motivazioni e cosa desiderano realmente le persone coinvolte. Credo che le soluzioni migliori nascano quando le parti possono comunicare apertamente, parlare delle proprie esigenze, e trovare così un accordo che rispetti davvero il vissuto di entrambi. Questo è il mio obiettivo come mediatrice.
La mediazione non è semplicemente un altro percorso legale, è un metodo che valorizza il dialogo e la comprensione reciproca. Inizia con la preparazione del caso e la definizione di un quadro comune, in cui le parti accettano di lavorare insieme per risolvere il problema. L’approccio cambia molto, in base alla natura del conflitto e alla volontà delle persone di trovare un compromesso. È fondamentale che le parti, con il supporto di un mediatore neutro e imparziale, identifichino i punti da discutere e chiariscano i propri bisogni. Le idee emerse diventano negoziate e l’accordo è il frutto di esse. Concludere un conflitto in questo modo non solo riduce le tensioni, ma migliora anche le relazioni, portando a una vera pace sociale.
La mia candidatura come Giudice di Pace per il Circolo di Mendrisio riflette la mia volontà di applicare questi principi. Vi invito, il 24 novembre, a scegliere esperienza e competenza, per garantire che la giustizia di pace sia uno strumento di ascolto e comprensione, orientato a soluzioni condivise che rispettino i diritti nonché le persone e le relazioni.
Marzia Fabbrini,
candidata Giudice di Pace Circolo di Mendrisio