Andrea Togni
Il capitale umano: risorsa preziosa, ma sempre più scarsa in Svizzera
Redazione
13 ore fa
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In un'epoca in cui la Svizzera affronta una crescente carenza di personale qualificato, è fondamentale riconoscere che il capitale umano rappresenta oggi la risorsa più preziosa e al tempo stesso più scarsa. Le aziende lamentano difficoltà nel reperire manodopera, una situazione che rischia di compromettere competitività economica e coesione sociale.

Valorizziamo la formazione professionale duale, autentico pilastro del sistema educativo svizzero. Combinando scuole professionali con l’esperienza pratica in azienda, questo modello forma professionisti competenti, pronti a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e a proseguire il proprio percorso fino a qualifiche altamente specializzate. Secondo la SECO, due terzi degli apprendisti generano un beneficio netto già durante la formazione: le competenze acquisite sono immediatamente applicabili, portando un vantaggio diretto all’impresa.

È necessario un impegno condiviso tra Stato, imprese e società. I giovani hanno bisogno di prospettive chiare, di poter entrare nel mondo del lavoro trovando mentori capaci di trasmettere conoscenze tecniche, metodo, responsabilità e fiducia in sé stessi. Le imprese devono poter continuare a investire nella formazione degli apprendisti, valorizzando il contributo innovativo e dinamico che questi portano. Lo Stato deve però semplificare la burocrazia, garantire condizioni quadro favorevoli e promuore l’attrattiva del tirocinio.

La valorizzazione del capitale umano non può limitarsi alla sola formazione. È essenziale che sia sostenuta da un contesto politico ed economico aperto. È necessario evitare derive populiste che propongono restrizioni commerciali o la chiusura delle frontiere. Il mio non è un invito a un liberalismo senza regole, ma i danni già visibili – e quelli potenziali – causati dall’amministrazione USA, sono un chiaro monito. Isolare la Svizzera significherebbe indebolire ulteriormente il tessuto economico nazionale, inducendo le aziende alla delocalizzazione. Un rischio concreto, da evitare!

Occorre invece stimolare l’assunzione di giovani, la formazione continua, la mobilità professionale e l’integrazione di manodopera qualificata, così da preservare un’economia dinamica, capace di adattarsi alle trasformazioni globali ed offrire opportunità di crescita a tutti.

Anche Sara Rossini, di Fill-up | Apprentice Management, sostiene come la formazione duale rappresenti un modello di successo, da sostenere e potenziare. Non solo alleggerisce lo Stato di parte dei costi dell’istruzione, ma costituisce anche un esempio virtuoso di collaborazione pubblico - privato, che promuove concrete e tempestive alle richieste del mercato del lavoro. Più liberale e progressista di questo…

In un mondo che cambia alla velocità della tecnologia, la migliore risorsa sono le persone, i giovani. Un’economia forte si costruisce investendo nel talento, non alzando muri.

Andrea Togni, consigliere comunale PLR di Lugano

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