La discussione sul risanamento della galleria del San Gottardo è ormai entrata nel suo vivo. Anche se in modo disordinato, quasi tutti gli aspetti di questo importante progetto, sono stati oggetto di dibattito. Tranne uno.
In effetti quasi nessuno ha affrontato il tema del contagocce. Non parliamo evidentemente della somministrazione di medicine, bensì del contagocce utilizzato per dosare il traffico pesante all’interno del tunnel. Oggi infatti la frequenza del traffico merci in transito viene limitata per motivi di sicurezza. Lo possiamo vedere con i nostri occhi, al San Gottardo, quando ci passiamo di persona. I veicoli pesanti vengono fermati prima del portale della galleria e lasciati successivamente ripartire in modo scaglionato da un semaforo appositamente utilizzato a tale scopo. Si tratta di una gestione delle capacità: nella galleria del San Gottardo possono circolare al massimo 1000 unità/vettura per ora e direzione; un camion corrisponde a 3 unità/vettura. I mezzi pesanti vengono fermati nei cosiddetti punti di dosaggio per poi essere immessi in galleria "con il contagocce". Questo è il sistema.
Il sistema poggia però su una semplice decisione delle autorità federali a seguito del brutale incidente del 2001. Non ha alcuna base legale. Ora, la modifica di legge su cui andremo a votare il prossimo 28 febbraio, oltre al risanamento senza aumento di capacità del tunnel, prevede al capoverso 3, che “per il transito del traffico pesante attraverso la galleria è predisposto un sistema di dosaggio.” In altre parole la legge in votazione offre finalmente una base legale al sistema del contagocce. Fissandolo in una legge lo rende “definitivo”, al riparo da possibili modifiche da parte dell’autorità (come del resto anche il divieto di aumento di capacità, iscritto nella medesima legge). La legge la può cambiare solo il Parlamento ed è soggetta anche al controllo del popolo (referendum). Questo sistema è di grande importanza. Evita infatti che tutti i camion in arrivo possano riversarsi in modo disordinato e incontrollato all’interno della galleria e giungere, in modo incontrollato e disordinato, in Ticino. Questo dosaggio è quindi di primaria importanza per il nostro cantone.
Il 28 febbraio non andremo a votare sul risanamento in generale del San Gottardo o su altri temi generici. Andremo a votare su un articolo di legge che dice cose molto precise. Dice che dopo il risanamento saranno aperte al traffico solo due corsie, una verso nord e una verso sud (come oggi) e dice in aggiunta che il sistema del contagocce diventa finalmente legge, mettendo al riparo il Ticino da eventuali brutte sorprese. Una ragione in più per dire di sì al risanamento il prossimo mese di febbraio.
Michele Rossi, delegato relazioni esterne Cc-Ti
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