Ultima chiamata per votare un NO convinto all’ulteriore ampliamento delle autostrade. Abbiamo davvero bisogno di (miliardarie) autostrade a 6 e a 8 corsie? Vogliamo davvero distruggere preziosi terreni agricoli e zone boschive?
Questi progetti faraonici, a parole intendono ridurre gli ingorghi: ma dove? Aumentando la capacità delle autostrade, aumenteranno i veicoli che le percorrono, perché si generano viaggi in auto che non ci sarebbero altrimenti o che non sarebbero stati effettuati in auto senza l’ampliamento della capacità. Nessuna autostrada però da casa a casa; le persone partono e arrivano da casa propria, utilizzando le strade cantonali e comunali fino all’imbocco autostradale.
Così, dopo aver speso ulteriori miliardi, avremo ancora più auto sulle strade, più colonne e un peggioramento della qualità di vita nei quartieri: inquinamento fonico, ambientale, microplastiche da abrasione di pneumatici (che ci ritroviamo dappertutto) …
Contro gli ingorghi esistono reali alternative: il trasporto pubblico, efficiente, attrattivo e che va potenziato (ma si parla di tagli in questo settore…) Nelle ore di punta va poi ridotto il numero delle auto in circolazione, e qui vi è un grande potenziale, come i progetti aziendali che mirano alla condivisione della automobile per i dipendenti, al telelavoro, agli orari flessibili.
Opporsi all’ampliamento delle autostrade non significa dunque ostacolare la mobilità, ma optare per una mobilità intelligente. Da notare che, per il nostro cantone, l’ampliamento in discussione aggraverebbe la situazione, perché le nuove gallerie previste a Sciaffusa e Basilea attirerebbero più traffico dalla Germania sull’asse del Gottardo: è questo che vogliamo?
Maddalena Ermotti-Lepori, granconsigliera del Centro