
Non capisco chi vota contro il risanamento del Gottardo per ideologia. Sono persone che non credono più alle nostre autorità, al valore della Costituzione Svizzera, e parte di loro sogna di aderire all’Europa. Se questo accadesse, non potremmo più votare su temi importanti come questo, perché sarà l’Europa a decidere per noi.
Ho ascoltato i dibattiti in TV, letto le opinioni dei contrari al risanamento e ho notato che sono diventati tutti specialisti, ingegneri, costruttori, ambientalisti, economisti…
Una cosa, però, mi dà particolarmente fastidio: ascoltare dei politici che da anni o decenni amministrano i Comuni del Mendrisiotto che oggi sono in prima fila tra gli oppositori. Sostengono che la costruzione di una seconda canna nel Gottardo aumenterà il traffico nella loro regione. Ma mi chiedo cosa hanno fatto questi signori per contenere il traffico in tutti questi anni… Non sono stati forse loro a promuovere insediamenti industriali e produttivi? A sostenere l’arrivo di nuove aziende orientate prevalentemente all’assunzione di frontalieri, e la costruzione di prefabbricati che hanno cementificato il Mendrisiotto? Non hanno l’onestà intellettuale di ammettere che per queste ragioni il Mendrisiotto si trova oggi sommerso dal traffico, e che il Gottardo, com’è ora e come sarà in futuro, incide in misura irrisoria sui volumi di auto e camion che ogni giorno percorrono la loro regione?
E agli oppositori chiedo anche: non pensate a chi tutti i giorni entra in galleria per la manutenzione, per recuperare auto guaste o incidentate? O a chi dovrà eseguire gli inevitabili lavori di risanamento con il traffico su una sola corsia? Lo so: queste persone non sono del Mendrisiotto ma hanno diritto anche a loro alla sicurezza, alla salute e al rispetto, anche se tra 20 anni il problema principale dell’inquinamento atmosferico non saranno più le automobili.
Un altro punto importante è che in Ticino, grazie alla galleria del Gottardo, molte aziende - la Posta, i grandi magazzini, i garage, le farmacie e molti altri commerci - vengono riforniti di notte con i seguenti vantaggi: pochi imballaggi, consegne tempestive, minori costi per i clienti, meno traffico di giorno, quindi meno inquinamento e colonne.
Nel 2001 quando il tunnel rimase chiuso per 58 giorni, le merci arrivavano a Cadenazzo con le FFS, e con un furgoncino venivano distribuite ai vari clienti, e se tutto andava bene venivano consegnate nel primo pomeriggio, a volte danneggiate, malgrado l’imballaggio.
Se la galleria verrà chiusa per tre anni, la ricaduta economica sarà molto maggiore causando perdite di posti di lavoro. Ma una cosa è certa: il problema del traffico del Mendrisiotto non verrà risolto.Inoltre, preparatevi a fare colonna ad Airolo per caricare l’auto sul trenino e preparate la carta di credito per pagare il trasporto. Mi auguro che i cittadini andranno a votare su un tema così importante e che voteranno SI per garantire e migliorare il collegamento con il resto della Svizzera, aumentare la sicurezza in galleria e difendere la libertà di movimento.
Concludo con una citazione di Albert Einstein: “La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. In questo caso abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funziona... e nessuno sa il perché!”
Pino Vescovi, Biasca
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