PS Locarno
SÌ ALLA SPERIMENTAZIONE VIARIA IN CITTÀ VECCHIA
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
16 giorni fa
Il presente contributo è l’opinione personale di chi lo ha redatto e non impegna la linea editoriale di Ticinonews.ch. I contributi vengono pubblicati in ordine di ricezione. La redazione si riserva la facoltà di non pubblicare un contenuto o di rimuoverlo in un secondo tempo. In particolare, non verranno pubblicati testi anonimi, incomprensibili o giudicati lesivi. I contributi sono da inviare a [email protected] con tutti i dati che permettano anche l’eventuale verifica dell’attendibilità.

La presentazione del Messaggio Municipale 14 per sperimentare un nuovo assetto viario nella Città Vecchia, volto finalmente a liberare il centro storico dal traffico parassitario, ha suscitato reazioni scomposte e accuse infondate di improvvisazione nei confronti del Municipio.

In realtà, la moderata proposta municipale si inserisce in una pianificazione urbanistica di lungo corso. Già dagli anni ’80, il Piano Regolatore Particolareggiato del Centro Storico mirava a migliorare la qualità di vita nel quartiere, favorendo la residenza e le attività economiche locali. Tuttavia, in 40 anni non è mai stata adottata una misura efficace per ridurre il traffico di transito, che oggi conta oltre 6’000 veicoli al giorno, penalizzando chi ci vive e lavora.

La galleria Mappo-Morettina, aperta nel 1996, era stata progettata proprio come circonvallazione per sgravare il centro urbano dal traffico parassitario, prevedendo quindi la chiusura di via Borghese. Mentre i comuni vicini hanno applicato provvedimenti coerenti con l’uso della galleria – come la chiusura del passaggio ferroviario al Burbaglio a Muralto e di via Simen a Minusio – a Locarno questa misura non è mai stata attuata, vanificando in parte l’investimento pubblico. Tant’è che sia Cantone sia Confederazione hanno più volte sollecitato il Municipio ad adeguarsi agli obiettivi dell’opera.

Nel 2006 il Consiglio comunale approvò l’introduzione della Zona d’incontro nel centro storico. I limite di velocità a 20 km/h e la precedenza ai pedoni hanno consentito di migliorare la sicurezza ma si sono rivelati inefficaci nel ridurre il traffico. Di fatto, fallendo l’obiettivo dichiarato di limitare l’impatto delle automobili sulla vivibilità.

Lo scorso anno, durante un’affollata serata pubblica per il Piano d’Azione Comunale, è nuovamente emersa con forza la necessità di risolvere il problema del traffico eccessivo nel quartiere. Il Messaggio 14 è la risposta del Municipio a queste richieste. Non sorprende che i promotori della petizione contraria alla sperimentazione non fossero presenti a questa serata pubblica. Probabilmente non c’erano nemmeno i rappresentanti in Consiglio comunale del Centro che ora chiedono ingiustificatamente il ritiro di un messaggio che, a loro dire, mancherebbe di condivisione e di reale riscontro nella comunità.

La sezione del Partito Socialista di Locarno ritiene che vi siano tutte le condizioni per entrare nel merito del Messaggio Municipale 14 che, ricordiamo, si limita a proporre una sperimentazione: un’occasione per valutare soluzioni di compromesso tra chi, come noi, da anni chiede la pedonalizzazione della Città Vecchia e chi si oppone a qualsiasi cambiamento. Inoltre, la recente decisione di istituire un gruppo di lavoro paritario tra Municipio, Pro Città Vecchia, abitanti, lavoratori e commercianti non potrà che rafforzare e consolidare una proposta di credito che riteniamo irrinunciabile.

Il Comitato della Sezione di Locarno del Partito Socialista

I tag di questo articolo