Sabato scorso anche a Bellinzona, come in diverse altre città svizzere e del mondo, tanti giovani del nostro cantone sono scesi in strada per dirci a chiare lettere che se non interveniamo massicciamente e decisamente contro il riscaldamento climatico tra alcuni decenni le condizioni di vita sulla terra saranno irreversibilmente degradate e non ci sarà nessun pianeta B su cui fuggire.

A fronte di questo senso civico, unito a un vero e proprio istinto di sopravvivenza, espresso da una generazione troppo spesso denigrata e criticata come passiva e ormai persa nei meandri di un universo parallelo digitale, un manipolo di parlamentari nostrani con lo spessore della carta velina (Paolo Pamini, Franco Denti, Cleto Ferrari e Sergio Morisoli) ha fatto prova di un’immaturità e di una superficialità vergognose.

La loro proposta di decreto per permettere a ogni classe delle scuole medio-superiori del cantone di votare democraticamente l'abbassamento della temperatura dell'aula per ridurre il consumo energetico è al contempo tristemente ridicola, offensiva ed ignorante. Ed è, soprattutto, l’ennesima dimostrazione di quanto una certa destra (vedi Trump e Bolsonaro) abbia scelto come bersaglio privilegiato l’intelligenza umana, prodigandosi nell’attaccare sotto la cintura chi, come questi giovani, ha capito che è urgente agire per sconfiggere questo sistema produttivista che distrugge non solo la natura ma anche la nostra vita.

Siro Petruzzella, Candidato al Gran Consiglio della lista MPS-POP-Indipendenti

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