Rocco Vitale
Sosteniamo la produzione locale di derrate alimentari
Redazione
un anno fa
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Negli scorsi anni, diverse iniziative hanno cercato di stravolgere il settore agricolo. Se l’intenzione era ed è sicuramente condivisibile (anche il sottoscritto le sosteneva), questi tentativi avevano il difetto di biasimare unicamente produttrici e produttori di derrate alimentari per il sovraccarico ambientale causato da un certo tipo di agricoltura convenzionale, senza chinarsi sull’insieme della catena agroalimentare.

L’utilizzo a tappeto di fertilizzanti chimici e la presenza di allevamenti intensivi in alcune aziende agricole sono causati soprattutto dalle condizioni dettate dalle grandi catene di distribuzione: quantità consistenti, qualità standardizzata e prezzi attrattivi. Tanti produttori e tante produttrici sono dunque costretti ad adattarsi. Finché Coop, Migros, Lidl, Aldi e compagnia continueranno ad acquistare melanzane in Marocco per qualche centesimo in meno, inondando così il mercato domestico e costringendo i produttori regionali a vendere le proprie melanzane sottocosto (e alla peggio buttarle), finché continueranno ad importare carne dal Sudamerica invece di prediligere carne nostrana e di qualità (se ne consumassimo un po’ di meno?), e finché faranno degli utili da capogiro sulle spalle di chi lavora la terra, non si possono esigere standard ambientali più elevati dalle nostre agricoltrici e dai nostri agricoltori.

Per accompagnare la transizione ecologica del settore è dunque innanzitutto necessario valorizzare a sufficienza il lavoro agricolo, sostenendo maggiormente chi mantiene la biodiversità e garantisce un approvvigionamento locale di frutta, verdura, cereali e altri prodotti delle nostre regioni. Per dare una vera prospettiva futura ad agricoltrici ed agricoltori e offrire a chi lavora nel settore condizioni di lavoro e salari dignitosi è poi anche necessario offrire una migliore sicurezza sociale (in particolare per le agricoltrici), così come una maggiore protezione contro la concorrenza sleale nelle importazioni. Tramite l’iniziativa popolare “Per derrate alimentari sane, prodotte nel rispetto dell’ambiente e in modo equo” (Iniziativa per alimenti equi), depositata nel 2015 e ripresa in parte dal nuovo articolo della Costituzione federale “Sicurezza alimentare”, noi Verdi abbiamo proposto una soluzione concreta ed innovativa per il commercio equo e solidale.

Un ultimo appunto: se vogliamo che le economie domestiche svizzere possano permettersi di acquistare derrate alimentari di qualità e prodotte nelle nostre regioni, rafforzando così la produzione indigena e sostenibile, è necessario rafforzarne il potere d’acquisto. Ecco perché il 22 ottobre è così importante sostenere chi concilia giustizia sociale e ambientale. Chi, insomma, si impegna contemporaneamente a tutelare il nostro territorio e sostenere chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese.

Rocco Vitale, candidato al Consiglio nazionale per la lista Verdi-Forum Alternativa

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