
Una boccata d’ossigeno per allevatrici e allevatori di bovini da latte ticinesi proviene dall’emendamento della deputata al Gran Consiglio del Partito Comunista, Lea Ferrari, da poco accolto da tutti i gruppi politici ad esclusione di Avanti con Ticino e Lavoro e da deputati del PLR.
Nell’ambito dell’aggiornamento della Legge sull’agricoltura è stato introdotto un capoverso tanto semplice quanto vitale: il costo di raccolta del latte, soprattutto presso le aziende più discoste, può essere sostenuto finanziariamente. La filiera del latte ticinese versa in una condizione disperata. I più di 2 milioni di latte che LATI trasformava sono stati allocati altrimenti e la soluzione immediata è stata il trasporto oltralpe.
Il costo di trasporto arriva a 11 centesimi al litro, ovvero fino al 20% del prezzo del latte. Grazie alla base legale proposta dalla deputata comunista si possono evitare delle chiusure di aziende agricole traghettando il settore fuori da questa situazione di grande incertezza in attesa di una soluzione a lungo termine per la trasformazione e valorizzazione del latte nel nostro Cantone. Il Partito Comunista accoglie con favore la decisione parlamentare e si dichiara orgoglioso di aver contribuito a sostenere una volta di più il settore primario.
Partito Comunista