Interrogazione al Municipio di Massagno: Riforma cantonale fiscale e sociale. Tanto fumo poco arrosto? Perdite milionarie per le casse comunali e per le collettività!
Signori Sindaco e Municipali, con la presente, avvalendoci delle facoltà concesse dalla Legge (art. 31 Regolamento comunale Massagno), ci permettiamo di interrogare il Municipio sulla seguente tematica: in occasione della conferenza stampa del 18 settembre 2017 il Consiglio di Stato ha presentato la Riforma cantonale fiscale e sociale. Questa riforma ha l’obbiettivo di migliorare l’attrattiva fiscale del Ticino nel contesto intercantonale e mitigare il rischio di fuga dei buoni contribuenti. La riforma mira ad anticipare interventi compatibili con il futuro nuovo quadro normativo federale (abolizione statuti speciali) e completare la nuova strategia coordinata a favore delle start-up e promuovere l’innovazione.
Questa riforma prevede quindi una vasta gamma di regali fiscali soprattutto agli alti redditi e perdite milionarie per le collettività che dovranno verosimilmente essere colmate con tagli alle prestazioni o aumenti di imposte per le persone fisiche.
La riforma fiscale e sociale introduce poi un nuovo elemento, “l’assegno parentale” di 20 milioni (a pioggia, senza alcun criterio ragionevole) che viene presentato a pochi mesi dalla manovra finanziaria di rientro. Un fatto che va sommato ai tagli di 50 milioni di franchi nelle prestazioni necessarie alle economie domestiche con i redditi più bassi, come i sussidi cassa malati e gli assegni di complemento.Le conseguenze finanziare della riforma rischiano di essere enormi e avranno importanti risvolti per l’intero Cantone, le città e i comuni: a partire dal 2020 la perdita minima di gettito fiscale è per il Cantone di 30.1 milioni e per i Comuni di 22.4 milioni.
Con questa riforma alle città e ai comuni mancheranno le risorse necessarie per garantire il benessere sociale in termini di infrastrutture e servizi. Si teme che alla fine saranno le persone fisiche, i salariati e la classe media che dovranno passare alla cassa, con aumenti fiscali, nuove tasse e diminuzioni delle prestazioni alla popolazione.
Le nostre domande a proposito:1. Il Municipio ha stimato i minori introiti fiscali derivanti dalle misure della Riforma cantonale fiscale e sociale? A quanto ammontano?2. Tali minori introiti sono presi in considerazione nella pianificazione finanziaria del comune? In che modo?3. Sono da prevedere aumenti del moltiplicatore d’imposta comunale per le persone fisiche e/o diminuzioni dei servizi del Comune per compensare l’eventuale ammanco di entrate? In caso affermativo di quanto e quali?
Usman Baig, consigliere comunale (Gruppo i Verdi e PS Massagno) e co-coordinatore i Verdi del Ticino
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