Hockey
Ambrì, dopo l’ultimo derby, nessuno meglio di te
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
L'Ambrì-Piotta ha superato agevolmente il tour de force dell'ultimo mese. I biancoblù non hanno salvato il salvabile, ma hanno dato uno strappo ad una stagione che sembrava prendere strade differenti.

Se n’è parlato tanto. Dopo il derby del 22 novembre, l’Ambrì-Piotta ha dovuto fare i conti con un tour de force che contava 8 partite in 15 giorni. Un test all’apparenza proibitivo. Le accuse alla National League, il carico di lavoro, la possibile mancanza di energie e l’affaticamento erano argomenti sulle bocche di tutti; sulle bocche di tutti, ma non nella mente di Luca Cereda e dei suoi uomini. Dopo la sconfitta all’overtime contro il Ginevra, il capitano dell’Ambrì-Piotta Daniele Grassi è stato categorico: "Sono challenge che mi piacciono e compattano il gruppo", stando ad indicare che il tour de force non era un ostacolo, ma un incentivo a fare meglio. E così è stato.

Ambrì in vetta

Dalla teoria al ghiaccio. L’Ambrì-Piotta ha fatto registrare, dopo la sconfitta nel derby, 15 punti in 8 partite. Un ruolino di marcia non solo da playoff, ma quasi da titolo. Dal 23 novembre, infatti, i biancoblù hanno guadagnato più punti di tutte in campionato. Per dover di cronaca, i leventinesi hanno giocato più partite, ma la media punti resta comunque la quarta migliore della National League. Stesso discorso vale per i gol fatti: sono 27 le segnature messe a referto dall’Ambrì negli ultimi 8 incontri, dato superiore a tutti gli avversari. Un cambio di marcia dettato, forse dalla casualità, come ha detto Luca Cereda nella puntata di Fuorigioco del 9.12. L’allenatore dell’Ambrì-Piotta, però, riconosce anche uno cambiamento positivo dato dall'avvicendamento  nelle linee che ha dato più stabilità e sicurezza ad alcuni giocatori.

Una linea stabile, una linea rigenerata

“A partire dall’ultima pausa, però, abbiamo cercato di trovare una stabilità nel nostro line-up. Questo avvicendamento ha aiutato alcuni giocatori a fare un passo avanti. Ci sono giocatori che si adattano, altri invece hanno bisogno di una routine e di fiducia nel compagno di linea”, ha dichiarato Luca Cereda. Ed è proprio la nuova linea formata da Kubalik-DiDomenico-Zwerger che ha dato più riscontri positivi. Nelle ultime 4 partite la prima linea biancoblù ha influenzato 7 delle 11 reti totali (Zwerger 1 gol e 4 assist, DiDomenico 2 gol e 3 assist, Kubalik 3 gol e 3 assist). Una media sicuramente decisiva che spinge i biancoblù con convinzione in posizioni di classifica più prelibate. Altro dato interessante che attesta il cambio di rotta del ceco ex NHL è il numero di tiri in porta totali: nella lega, Dominik Kubalik, occupa il secondo posto con 106 conclusioni verso la gabbia avversaria (primo Zadina con 108). I tentativi, ora, vanno a buon fine e si vede.

Il rush finale prima di Natale

Il tour de force è passato. Egregiamente. Nelle ultime 4, l’Ambrì è andato a punti con il Losanna (3°), con lo Zugo (6°), con il Davos (1°) e con lo Zurigo (2°). Si è ripetuto più volte che la National League di quest'anno è un campionato equilibrato e che i biancoblù possono giocarsela con tutti, ma risultati del genere non possono che dare credito ad una squadra che può puntare a qualcosa di più. Prima di Natale la squadra di Luca Cereda deve affrontare Losanna, Rapperswil, Kloten e Lugano. Un rush finale che può dare risposte importanti, soprattutto per quel che riguarda il proseguo della stagione.    

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