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A pochi giorni dalla ripresa del campionato di Promotion League, il Paradiso annuncia una serie di acquisti per cercare di risollevarsi in classifica e consolidarsi tra i professionisti. "Quest’anno siamo partiti bene poi abbiamo collezionato una serie di risultati negativi che ci ha scaraventato in fondo alla classifica", ricorda il presidente Antonio Caggiano. "L’obiettivo è lo stesso di inizio anno: arrivare in una posizione di classifica che ci consenta di disputare la Coppa Svizzera. Si parla dunque del settimo posto. Il secondo obiettivo, più importante, è quello di consolidare la società. Nel nostro Cantone, dove è difficile gestire un club a livello professionistico, ci vuole una sicurezza finanziaria", afferma. Caggiano ricorda poi che le infrastrutture della società non sono idonee per un salto di categoria, ma si stanno facendo passi in avanti: "Non ci poniamo dei limiti a livello di risultati, ma ci poniamo dei limiti a livello logistico. Con il nostro campo siamo plafonati a questa categoria. Siamo però contenti che a giugno di quest’anno arriverà la nuova tribuna", sostiene il presidente del Paradiso.
Paradiso attivo sul mercato
"Non è difficile fare mercato, in tanti vogliono venire a Paradiso in questo periodo. La nostra difficoltà è fare una scelta", dichiara il direttore sportivo del Paradiso Alessandro Grigoletto. Il mercato in entrata, infatti, parla chiaro. Sono 9 i nuovi volti che vestiranno la maglia del club sottocenerino: Gonçalo Figueiredo, Davud Sylaj, Kiswend Tologo, Merlin Hadzi, Mikail Akdemir, Giuseppe Macario, Andrei David, Islamaj e Lorenzo Del Piero. Per il girone di ritorno, dunque, il Paradiso avrà un organico più sostanzioso. Sono diversi i calciatori che hanno militato in campionati di livello che vorrebbero approdare sulle rive del Ceresio, ma secondo il capitano del Paradiso Ezequiel Schelotto ci vuole altro oltre al curriculum: "Ho accennato al presidente che ho avuto offerte per andare via, ma mi sento a casa e non voglio più andarmene. Mi chiamano diversi giocatori, anche dalla Serie A, per venire a Paradiso a giocare. Qua però non conta solo il curriculum, ma conta essere persone prima che calciatori", afferma.