
Esattamente sette anni fa, in Nigeria, la Svizzera per la prima volta si scopriva Campione del mondo di calcio. Certo, solo a livello Under 17, ma l'avventura dei ragazzi di Dany Ryser appassionò tutto il paese e lo tenne incollato davanti alla tv. I rossocrociati riuscirono a battere in finale i favoriti padroni di casa della Nigeria, in un torneo che vide impegnati anche giocatori del calibro di Neymar, Götze, Isco e Morata. Calciatori poi diventati star del calcio internazionale, ma cosa ne è stato invece degli elvetici? C'è chi si è affermato e chi invece, contro ogni previsione dell'epoca, ha preso tutt'altra strada.
Per rinfrescarci subito la memoria, ecco come scese in campo la Svizzera nella finale del 15 novembre 2009: Siegrist; Martignoni (sostituito al 67' da Gonçalves), Chappuis, Veseli (sostituito al 79' da Hajrovic), Rodriguez; G.Xhaka (sostituito al 92' da Nimeley), Buff, Kasami, Kamber; Seferovic, Ben Khalifa.
Chi ce l'ha fattaTra i titolari di quella squadra, spiccano sicuramente alcuni giocatori che ormai il rossocrociato lo indossano abitualmente. Il primo nome da citare è sicuramente quello di Granit Xhaka, ormai un faro del centrocampo elvetico e oggetto la scorsa estate del trasferimento più caro della storia per quanto concerne i calciatori svizzeri: l'Arsenal ha infatti sborsato più di 40 milioni di euro per strapparlo al Borussia Mönchengladbach. L'altra grande stella attuale è indubbiamente quella del terzino Ricardo Rodriguez, nome sempre caldo del calciomercato e attualmente in forza al Wolfsburg, che se lo tiene ben stretto. Un altro nome sempre d'attualità nelle convocazioni di Petkovic è inoltre quello di Haris Seferovic che nel 2009 si impose come simbolico eroe della vittoria con i suoi gol decisivi. L'attaccante di origine bosniaca però non ha finora corrisposto appieno le attese riposte su di lui: ha provato a sfondare in Italia, con poco successo, mentre in Spagna alla Real Sociedad si è reso protagonista più che altro di vicende extracalcistiche e ora in Bundesliga sta cercando di trovare riscatto con l'Eintracht Francoforte. A essere arrivato a vestire la maglia della nazionale maggiore è anche Pajtim Kasami, che continua però a vivere stagioni di alti e bassi: dopo essere passato pure da Bellinzona, si è fatto conoscere a Palermo, poi al Fulham e nell'Olympiakos e milita attualmente nel Nottingham Forest. Ultimo nome a non essersi limitato alle convocazioni nelle nazionali giovanili è quello di Nassim Ben Khalifa: il trequartista incantò con la qualità sopraffina delle sue giocate, che spinsero i tedeschi del Wolfsburg a puntare forte su di lui. Ma il fantasista rossocrociato ancora non è riuscito a sfondare, perso tra mille prestiti, persino in Belgio e Turchia, fino a ritrovarsi svincolato quest'estate, per poi essere integrato nella rosa del Losanna poco più di un mese fa. Nella nazionale dei "grandi" tuttavia Ben Khalifa ha racimolato solo quattro presenze e pochi minuti di gioco, peraltro alquanto anonimi.
Chi ha più o meno disilluso le attese
Detto di quattro giocatori che hanno rappresentato ancora la Svizzera, ce ne sono molti altri che si sono decisamente persi per strada. Alcuni sono comunque ancora impegnati a livello professionistico, mentre altri hanno persino abbandonato.
Partiamo dalla retroguardia. Il portiere Benjamin Siegrist non ha confermato le sue capacità da saracinesca che gli garantirono il titolo di miglior portiere del torneo ed è in seguito stato convocato 1 sola volta nella nazionale U21. Dopo un lungo peregrinare nelle giovanili dell'Aston Villa, è stato inviato in prestito in varie società inglesi, fino all'arrivo a Vaduz quest'estate. Il capitano Frederic Veseli, ha tentato pure lui la strada inglese, passando persino dal Manchester United, prima di un'infinita serie di trasferimenti e prestiti oltremanica, che l'hanno infine condotto alla corte di Zeman in quel di Lugano. Quest'estate però il trasferimento verso la Serie A, dove a Empoli sta cercando di ritagliarsi il suo spazio con già 5 presenze all'attivo. La maglia della Svizzera è tuttavia un ricordo alquanto lontano, basti pensare che a Euro 2016 ci ha addirittura giocato contro con i colori dell'Albania. Collega di reparto in difesa centrale nel 2009, fu Charyl Chappuis che ha deciso di cambiare vita, trasferendosi in Thailandia, dove con la maglia del Suphanburi FC è diventato un'autentica stella, conosciuta in tutto il paese. Sulle fasce di difesa in quel torneo, come dimenticare il ticinese Bruno Martignoni, che dopo un'esperienza anche al Locarno, milita nell'Aarau, in Challenge League, stesso campionato di André Gonçalves, impegnato con lo Sciaffusa. Nel reparto arretrato giostrava infine anche Sead Hajrovic, fratello del ben più noto Izet (ora al Werder Brema e protagonista nella Bosnia), attualmente in forza al Wohlen.
Passando in rassegna il centrocampo, troviamo altre due conoscenze della seconda categoria elvetica: Janick Kamber milita nel Wohlen e dopo la selezione U20 non si è più visto, mentre Oliver Buff ha consacrato tutta la sua carriera alla maglia dello Zurigo, con il quale ha debuttato in Super League e ora è sceso in Challenge. Ancora protagonista con la nazionale U21, la maglia della "Nati" non è mai riuscito a indossarla. A centrocampo troviamo però anche un altro nome noto alle nostre latitudini, vale a dire Matteo Tosetti. Il ticinese in Nigeria collezionò pochi minuti in campo, ma rispetto ad altri compagni si è poi comunque costruito la sua carriera che gli è valsa un posto in Super League, quest'anno con i colori del Thun.
Addio ai sogni del professionismo
Altra conoscenza del calcio del Sud delle Alpi è Igor Mijatovic, che dopo le esperienze a Bellinzona e Biasca è finito a giocare in Bosnia. Kofi Nimeley, dopo le giovanili nel Basilea, è passato da Locarno, per poi trasferirsi al FC Black Stars in Prima Lega, fino a quest'estate, quando è rimasto senza squadra.
Tra chi ha ormai abbandonato ogni sogno di successo nel calcio, sicuramente l'italosvizzero Robin Vecchi (4 presenze in quei Mondiali), che dopo avere militato in alcune squadre di Prima Lega ha poi fatto perdere le sue tracce nel calcio, diplomandosi nel settore della vendita.
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Rivivi il successo nel VIDEO del gol decisivo e nella GALLERY dei festeggiamenti
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