Alla pausa per le Nazionali l'FC Lugano può ritrovare alcune energie perdute nell'ultimo periodo in cui gli uomini di Mattia Croci-Torti hanno dovuto superare un lungo momento negativo. Il tecnico bianconero conferma: "Per noi è importante ricaricare le batterie con alcuni giocatori e sperare che altri non si facciano male in Nazionale. Abbiamo giocato 7 partite in 20 giorni. Sono stanco io come allenatore, è stanco lo staff e i giocatori sono distrutti fisicamente. Questa è una situazione che qua a Lugano avremo per i prossimi due anni, perché avremo la fortuna di giocare ancora in Europa", afferma il 'Crus'.

Il periodo-no del Lugano ha rischiato di incidere alla corsa per il titolo in Super League. I bianconeri però sono ancora nella mischia. Ora il Lugano è a -3 dalla vetta e Croci-Torti continua a crederci: "Chi mi conosce sa che non ho avuto nessun tipo di paura. Ho visto le prestazioni della mia squadra. A parte Bienne abbiamo sempre voluto fare la partita, ma non abbiamo trovato il risultato. Non abbiamo mai smesso di crederci. Abbiamo ribaltato una partita di Conference League: ho sempre tantissima fiducia nella mia squadra. In questi anni ho imparato che possono esserci momenti brutti", dichiara il tecnico bianconero. E continua: "Se mi avessero detto ad inizio stagione che il Lugano ad aprile si stesse giocando il campionato, avrei firmato subito. Non siamo riusciti a staccare le altre, ma siamo ancora lì e ce la giochiamo. L’Europa sarebbe stato qualcosa che avrebbe tolto qualche energia. Giocare a Firenze avrebbe voluto dire giocarsi qualcosa di speciale. L’eliminazione dalla Coppa Svizzera ha fatto male. Senza queste due competizioni abbiamo più possibilità di arrivare con giocatori freschi agli impegni di campionato", dice il 'Crus'.

La Super League di quest'anno è un campionato equilibrato. Molte squadre si giocano posizioni importanti e non si vede, per ora, quella formazione che può fare il buco. Per Mattia Croci-Torti questo non è sinonimo di mediocrità: "Non è un campionato modesto. Non ci sono più squadre materasso e non si riesce più a creare un gap. Ora mancano le squadre formato Champions League, mi ricordo il Basilea con Doumbia, Janko e Streller. Noi è un po’ di anni che ci stiamo stabilizzando tra la terza e la quinta posizione. Il Lugano che alleno adesso ha una rosa più lunga per riuscire a restare a galla, nonostante l’Europa", dice l'allenatore del Lugano.

Al Lugano ê arrivato da Chicago l'attaccante greco Koutsias. Il calciatore ha subito lasciato il segno con gol e prestazioni. Ad essere contento è anche Croci-Torti: "Non ho mai pianto per l’assenza di un numero 9. Sapevo che con Vladi e Kacper avremmo fatto un ottimo campionato. Il nostro gioco si basa sulle persone che stanno più indietro in campo. Ad agosto Da Silva mi aveva parlato di Koutsias. Seguo Chicago perché la, tra virgolette, la nostra squadra di riferimento. Il greco ha delle caratteristiche completamente differenti dagli altri due in rosa. Attacca la profondità e invoglia il centrocampista a fare la giocata in avanti. Sono contento che sia potuto arrivare", conclude il mister bianconero.