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È tutto pronto per il secondo derby stagionale, parola ai protagonisti
©Gabriele Putzu
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Redazione
19 ore fa
A poche ore dall'inizio del secondo derby stagionale, i protagonisti attesi sul ghiaccio della Cornèr Arena scaldano i motori. A Fuorigioco i volti di Ambrì e Lugano hanno analizzato il brutto periodo che stanno vivendo le due squadra ticinesi.

Un derby atteso. Un derby tra due squadre in difficoltà. La sfida di questa sera tra Ambrì e Lugano sarà seguita da tutto il Ticino anche per capire chi stia meno peggio. Per l'allenatore del Lugano Luca Gianinazzi sarà importante saper gestire le emozioni: "Il controllo delle emozioni e la capacità di giocare con le emozioni sarà una parte fondamentale della partita e dei derby. La realtà è che la nostra posizione in classifica è quella e quindi domani (oggi ndr) abbiamo un derby da giocare con tre punti in palio: questo è il nostro focus. Quello che è successo nelle ultime settimane non ci piace. Il passato è questo e non possiamo cambiarlo. Noi dobbiamo cambiare il presente con le nostre azioni", sostiene il tecnico bianconero. Emozioni, citate da Gianinazzi, provate da ogni giocatore, a maggior ragione se ticinese come Inti Pestoni: "Di sicuro è una partita particolare. Quando arriva in un momento così complicato, può anche far del bene. Se vinci un derby così. Può dare una grande spinta per il futuro. È la partita più bella da giocare. Per un ragazzo di Ambrì, giocare contro il Lugano è qualcosa di speciale e provi delle sensazioni che in altre partita non provi. Spero di portare qualcosa di nuovo per aiutare la squadra a vincere", afferma l'attaccante biancoblù.

Difficoltà di squadra, difficoltà dei singoli

L'Ambrì-Piotta non naviga sicuramente in buone acque, complici anche alcune prestazioni dei singoli. Lo stesso Inti Pestoni non è contento del suo ultimo stato di forma, ma non vuole parlare dei suoi compagni di squadra: "Non me la sento di parlare di altri giocatori, ma posso parlare per me stesso. L’impegno c’è e ci alleniamo al 100% ogni giorno. Io personalmente non sono contentissimo di come sto giocando. So che c’è qualcosa in più che possiamo fare. Ci provo, forse manca un po’ di lucidità", commenta Pestoni. Sotto inchiesta sono anche le ultime prestazioni di Dominic Zwerger con solo un gol all'attivo e 5 assist. L'attaccante austriaco non è in un periodo brillante e i tifosi si attendono il ritorno dell'intesa con Dominik Kubalik che ha fatto la gloria dell'Ambrì passato. Per Zwerger, però, non è cambiato nulla rispetto alla stagione 2018/2019: "Non è cambiato niente. La gente da fuori vede solo i primi, ma non è cambiato niente. Rispetto al passato creiamo forse ancora più occasioni. Il punto è che non segniamo. Se avessimo segnato di più saremmo qua a dire che l’intesa fra me e lui è ancora come una volta. La chimica che c’era fra di noi non è cambiata. Semplicemente il disco non entra. Quando inizieremo a segnare, i temi delle conversazioni saranno altri", afferma Zwerger.

Mea culpa di Gianinazzi

È sempre difficile trovare i responsabili di un brutto periodo di una squadra. A fare mea culpa in casa Lugano è proprio il suo timoniere, ovvero Luca Gianinazzi: "La realtà è che, quando i risultati non ci sono come in questo periodo, il responsabile sono io. Se c’è una persona che deve trovare delle soluzioni in questo periodo sono io. Ci aspettiamo di più dai giocatori, ma poi il responsabile che fa in modo che i giocatori possano dare quel qualcosa in più sono sempre io", sostiene il tecnico bianconero. E ancora: "Con la Vicky parliamo internamente tutti i giorni. Ho un rapporto abbastanza aperto e trasparente con tutti i dirigenti del club e con Hnat. Posso influenzare quello che viene detto e scritto con i risultati. So che leggere queste cose non aiuta sia quando vai bene, sia quando vai meno bene", dice Luca Gianinazzi.

Un line-up mai uguale

Luca Cereda ha cambiato 19 volte su 19 partite la formazione della sua squadra. Per l'assistente allenatore dei biancoblù René Matte è una statistica di poco conto: "Sì è vero, abbiamo cambiato spesso il line-up. Abbiamo un portiere straniero, quindi per forza c’è anche meno stabilità. I giocatori lo sapevano, li avevamo avvisati ad inizio stagione. Tutti devono essere flessibili, potersi adattare e vivere con questa situazione. Muovere gli stranieri ha un impatto più importante sulla dinamica della squadra. Per quello che riguarda gli svizzeri, cambia poco. Di solito cambiavamo il 13esimo attaccante o il settimo difensore. Non dico che la statistica sia esagerata, ma secondo me non è così influente", dichiara Matte. E aggiunge: "Il livello del campionato è aumentato. Tutti parlano dei sei stranieri. I giocatori che erano in quarta linea non giocano più. Giocatori che 5 anni fa erano in seconda linea, giocano ora in quarta".

Il rientro di Thürkauf

Il secondo derby stagionale vedrà il rientro del capitano del Lugano Calvin Thürkauf, una gioia per i tifosi bianconeri, ma per Luca Gianinazzi non deve essere l'alibi del periodo negativo che sta vivendo la sua squadra: "Adesso abbiamo un cambio nella prima linea, perché Calvin rientra per il derby. Sicuramente ci darà energie nuove. In queste tre settimane di allenamento ho già percepito un cambiamento, una scintilla. È importante che questa scintilla si accenda durante il derby. Se pensiamo che Thürkauf è la risposta alle nostre difficoltà, sarebbe un problema. Lui non è il nostro alibi dell’ultimo periodo negativo", afferma il tecnico bianconero. A non essere felice delle prestazioni del Lugano nelle ultime settimane è anche lo stesso Thürkauf: Non si possono vincere tutte le partite, ma non è accettabile come abbiamo giocato le ultime sfide", sostiene il capitano del Lugano. 

 

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