Meno di 24 ore fa, il presidente del Locarno Michele Nicora ha comunicato ai giocatori il fallimento della società. Con lui c'era Claudio Vassalli, uno dei pochi che non l'ha mai abbandonato.
"È stato molto difficile, ma sembrava giusto presentarsi in un momento drammatico" ha raccontato ai microfoni di Fuorigioconews. La cosa che mi ha fatto stare male è vedere i volti dei ragazzi in lacrime. Mancavano tre giocatori giustificati, mentre tutti gli altri erano presenti. Questo fa capire il senso che aveva la squadra. Il presidente invece era distrutto. Neanche nella mia attività lavorativa ho visto una persona così affranta. Sono dovuto uscire un attimo, non ce l'ho più fatta".
"Sono stati fatti degli errori" ammette Vassali. "Nella mia vita da sportivo non ho mai visto una cattiveria contro il Locarno. Basti pensare che l'ex dirigenza per 6 volte ha chiesto il fallimento e un'istanza di fallimento per una cifra astronomica di 50 franchi. Tutto questo non lo capisco. Oltre alle discussioni personali, bisognava rispettare la società per tutto quello che ha dato, ma non l'hanno fatto".
Vassalli guarda tuttavia al futuro: "L'associazione è sana e il Locarno potrà ripartire da lì. Bisogna differenziare la società dall'associazione. Oggi è arrivato un attestato dell'Ufficio Esecuzione e Fallimento dove cita che il Locarno associazione "non ha nessuna pendenza in corso e nessuna carenza beni". Questo malgrado qualcuno della vecchia dirigenza ha mandato un'istanza di fallimento anche all'associazione con l'ordine di sequestro delle magliette e la loro messa all'asta. Vi rendete conto? Sequestrare l'attrezzatura dei ragazzi e metterla all'asta? Lascio commentare a voi".
TeleTicino ha parlato anche un altro tifoso storico del FC Locarno e presidente del Pardo club Stelio Mondini (nella foto). Da quando ha messo piede al Lido per la prima volta non ha mai abbandonato le bianche casacche. "È un colpo molto pesante" commenta Mondini, che riavvolge i ricordi quando, nel 1955 venne al Lido per la prima volta con il padre. "Il 1981 è l'anno del ricordo più bello, quando si è arrivati in Serie B, abbiamo festeggiato con tutta la regione".
Ma oggi il presidente del Pardo Club si sente triste e arrabbiato: "Triste per quel che è successo: il fallimento. Arrabbiato perchè sono arrabbiato con certe forze occulte che hanno contribuito a questo fallimento". Ma non tutto è perduto, il Pardo club è e resterà lo zoccolo duro delle bianche casacche. Seppur dal basso, il Locarno può ripartire: "L'associazione FC Locarno non ha debiti e quindi si ripartirà dagli allievi. Poi vedremo con la squadra in che categoria ripartiremo. 3a, 4a, 5a Lega, il Pardo sarà presente in 1a fila".
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