È il grande giorno, il momento del debutto è arrivato. Ancora poche ore e la Svizzera calcerà il primo pallone di questi Mondiali di calcio di Qatar 2022. I tifosi più scaramantici avranno già preparato sulla sedia i propri portafortuna da indossare durante la giornata, alcuni sotto il maglione potrebbero indossare la maglia rossocrociata da sfoderare a partire dalle 11:00 quando la "Nati" scenderà in campo contro il Camerun. I rossocrociati negli scorsi giorni hanno detto di temere i propri avversari, dovranno prestare attenzione. Ma come sarà la squadra dell'Africa centrale? "La Svizzera non dovrà sottovalutarci, non dovrà credere di essere superiore perché abbiamo una storia speciale con i Mondiali", ha affermato a Ticinonews sport il giornalista camerunense Jean Claude Mbede Fouda. "Il Camerun ha un rapporto speciale con questo appuntamento iridato: se inizia con il piede giusto il risultato finale sarà positivo, ma se perde l'avventura potrebbe terminare in fretta".
"Tutto dipenderà dalla mentalità e dalla fisicità"
Due i fattori che saranno fondamentali secondo l'ospite di Ticinonewsport: "Fisicità e mentalità". La speranza è quella di assistere a una partita ricca di emozioni, e le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo. "Se la Svizzera giocherà come fatto contro la Francia durante gli ultimi Europei il Camerun potrebbe trovarsi in difficoltà. Ma i rossocrociati dovranno fare attenzione al proprio attacco, perché è prevedibile e i giocatori che possono ricoprire questo ruolo sono quasi scontati. Noi, invece, abbiamo a disposizione tanti nomi che potrebbero scendere in campo e fino all'ultimo gli 11 titolari non si conosceranno".
La spinta di un paese intero
"Il Camerun vive per i Mondiali, è un appuntamento che coinvolge tutto il Paese. Oggi tutto si fermerà, tutti guarderanno la partita", ha spiegato Mbede Foude. "La squadra è molto motivata e giocherà per 30 milioni di camerunensi."