Canottaggio
Il doppio “leggero” rossocrociato sul tetto d’Europa
Americo Bottani
20 giorni fa
“Argento” per il 4 di coppi maschile. Claire Ghiringhelli stacca il pass per le Paralimpiadi di Parigi. In finale A anche il due senza di Gulich e Röösli

Una medaglia d’oro grazie al doppio “leggero” di Raphaël Ahumada e Jan Schäuble, una d‘argento” messa al collo del 4 di coppia maschile élite di Maurin Lange, Scott Bärlocher, Jonah Plock e Dominic Condrau, oltre al passaggio all’atto conclusivo da parte del due senza di Andrin Gulich e Roman Röösli e alla qualifica per le Paralimpiadi di Parigi di Claire Ghiringhelli è il fantastico bilancio dei rossocrociati nella prima giornata di finali del Campionato europeo di Szged (Ungheria).

 

Ahumada/Schäuble: una conferma

Il doppio “leggero” di Raphaël Ahumada e Jan Schäuble non ha lasciato scampo alla pur agguerrita concorrenza, ribaltando il risultato ottenuto in occasione dei Campionati del mondo di Belgrado. Partito di gran carriera l’armo rossocrociato si è portato al comando già al passaggio dei 500 metri seppure con un risicato vantaggio sulla formazione italiana di Oppo e Soares (88/100), distacco che aumenta ai 1000 metri (2”63). Il finale è palpitante con gli italiani che cercano, invano, di rientrare sugli svizzeri. Medaglia di bronzo per l’armo della Norvegia, autore di un poderoso finale.

 

“Argento” per il 4 di coppia maschile

“Entusiasmante” è il meno che si possa dire la gara del 4 di coppia maschile, vissuta, come è stato nel doppio “leggero”, su un duello “ravvicinato” fra Svizzera e Italia che si è prolungato ad un ritmo a dir poco infernale lungo i 2000 metri del percorso. Al primo rilevamento cronometrico l’Italia transita al comando con soli 0,31 di vantaggio sull’armo rossocrociato con la Polonia, terza, a 2”03. A metà percorso il distacco sale, seppur di poco, a 051, 1”68 ai 1500. Sulla linea del traguardo l’Italia mantiene ancora la prima posizione ma soli 73 centesimi. Medaglia di bronzo per una mai doma Polonia.

 

Quattro di coppia femminile: speranze svanite ai 1000 metri

La Gran Bretagna, campione del mondo in carica si è rivelata anche a questi europei formazione imbattibile.  La Svizzera ha retto bene il confronto nella prima metà del percorso, seconda alle spalle dell’Ucraina, è poi scivolata in quinta posizione nel tratto finale, superata anche dalla Francia e Germania. La sorpresa è venuta dall’Ucraina che ha tenuto testa sino all’ultimo alle britanniche.

 

Claire Ghiringhelli stacca il pass per le Paralimpici di Parigi

Ora è ufficiale, la 46enne in forza alla Canottieri Locarno parteciperà alle Paralimpiadi di Parigi in programma  inizio settembre. Già vincitrice ieri dei preliminari, si è ripetuta quest’oggi in una gara senza storia, gestita in modo ottimale dalla locarnese. Al secondo posto, staccata di 25” troviamo la svedese Ebba Einersson.  “Sono felicissima. Volevo andare subito in testa per poi sfruttare il mio vantaggio per evitare sorprese vista la presenza di un po’ di vento contrario. Sono molto soddisfatta della mia gara e per aver raggiunto l’agognato obiettivo. Una settimana prima dei mondiali di Belgrado ho avuto una trombosi spontanea molto grave all’altezza della spalla e del braccio. I medici mi hanno severamente vietato di gareggiare. È stata una grande delusione per me e per tutto il team. Ho dovuto riposare e curare la trombosi per poi tornare ai massimi livelli. È la prima volta che una barca paralimpica svizzera si qualifica. Sono quindi felicissima per la Svizzera, per il para-rowing e per me stessa. È fantastico”.

 

Fuori dal podio sia il doppio “leggero” femminile

Nessuna sorpresa per quanto riguarda il doppio “leggero” femminile. Eline Rol che, da quest’anno, ha sostituito Frédérique Rol, in compagnia della cuginetta Eline Rol, hanno concluso la prova al sesto posto, lontane dalle prime. Il titolo è andato alla Romania, argento per la Grecia, bronzo per l’Italia.

 

Finale A anche per il due senza di Gulich e Röösli

È stata una pura e semplice formalità per il due senza rossocrociato di Andrin Gulich e Roman Röösli, campioni del mondo in carica impegnati in mattinata nella seconda semifinale. Gli unici che hanno tentato di impensierirli, com’era nelle previsioni, sono stati i pur quotati fratelli croati Martin e Vslent Sinkovic che tuttavia, al termine di una gara senza storie, hanno dovuto concedere ai rossocrociati 2”16. Accede alla finalissima anche l’Italia, terza classificata, staccata di oltre 4”. Nell’altra semifinale, ai primi tre posti troviamo, nell’ordine, Gran Bretagna, Romania e Olanda.