
È finita la stagione del Lugano. I bianconeri superano in sei gare di playout l’Ajoie evitando così lo spauracchio Visp, vincente in Swiss League. Dopo la partita di Porrentruy sono state raccolte dai microfoni di Ticinonews Sport le voci rappresentative del club sulle rive del Ceresio.
Thürkauf sollevato
Il capitano del Lugano Calvin Thürkauf si è tolto il peso di una possibile sfida spareggio contro il Visp, ma è fiero dei compagni di squadra. Thürkauf è ora pronto a rivedere cosa non è andato in questa stagione e guarda al futuro: “È stata una stagione così”, spiega il capitano. “Adesso possiamo uscire a testa alta. Sicuramente dobbiamo guardare cosa abbiamo fatto di sbagliato quest’anno e migliorarci. Essere sotto 2-0 non è sicuramente bello. Sono però molto fiero dei ragazzi che non hanno mai mollato. Abbiamo avuto un po’ di problemi nelle prime tre sfide. In gara-3 siamo rientrati nell’ultimo minuto con un po’ di fortuna, ma grazie a quell’episodio siamo andati avanti. Abbiamo poi vinto 4 partite di fila e chiuso questa serie, finalmente”, afferma.
La determinazione di Steinmann
Più duro invece il direttore sportivo Janick Steinmann che guarda al futuro con determinazione: “Forse avevamo bisogno di quanto successo, avevamo bisogno di questo pugno in faccia. Da qui facciamo un reset. Da oggi proviamo a fare un lavoro migliore. So di cosa sono capace, so di avere un carattere molto forte. Prenderò io le decisioni sportive. Spero di prendere molte decisioni giuste ma non sono impaurito. Io sono fatto così: amo assumermi responsabilità e prendere decisioni. Se non sei pronto a fare questo, non devi fare questo lavoro”, dichiara il nuovo direttore sportivo del Lugano.
Il futuro di Krupp
L’allenatore Uwe Krupp, visibilmente sollevato risponde così: “È stata un onore e un privilegio. Non ti lascio neanche finire. È un pensiero che non mi ha sfiorato quello di avere rimpianto la scelta di venire a Lugano. È stata dura come pensavo? Non è stata decisamente molto più dura. Alla fine, abbiamo compiuto la nostra missione. Questa squadra ha più potenziale di quello che ha mostrato. Per vedere tutte le qualità servono però costanza, partire con la crescita da inizio stagione e avere una visione chiara”. Sul futuro, poi, Krupp non si espone: “No, vogliamo passare una buona serata. Per tutti è un gran sollievo. Ci vogliamo godere i prossimi giorni. Il futuro porterà quello che deve. Possibile vedermi qui la prossima stagione? Non è una decisione mia, ma sono certo che prima o poi ne parleremo.
Carr a ruota libera
Ad esprimersi ai microfoni di Ticinonews Sport anche Daniel Carr, conscio delle difficoltà a cui è andato in contro lui stesso e il Lugano. L'attaccante del Lugano spende anche parole per l'ex allenatore del Lugano Luca Gianinazzi.: “In 11 anni di carriera questo è l’anno più duro che abbia mai vissuto. Il licenziamento di Gianinazzi è il primo in cui sono stato davvero coinvolto. Ho molto rispetto per Luca. Aveva un compito difficile. È di Lugano, è cresciuto nel Lugano, ama il Lugano. Andava a fare la spesa e tutti gli dicevano cosa sbagliava, andava a cena e tutti gli dicevano cosa sbagliava. Fa schifo vivere così. È difficile gestire un licenziamento. Stiamo parlando della vita di una persona. La gente viene a vedere le partite, ma qui parliamo della nostra vita", afferma il canadese e continua: "È stata una situazione difficile e lo dico come uomo, non come giocatore. Siamo tutti persone. Arrivare alla pista e capire che una persona che vedevamo tutti i giorni ha perso il lavoro per i risultati che stavamo ottenendo, non è stato facile da gestire. Penso che se avessimo iniziato a puntare il dito l’uno contro l’altro non avremmo battuto l’Ajoie. Ho molto rispetto per questo gruppo. Siamo rimasti uniti. Per chi rimarrà qui, che io rimanga oppure no, quella passata è un’esperienza che deve farci crescere. Nell’hockey come nella vita". L'attaccante del Lugano, poi, fa dei chiarimenti sul suo futuro: La prima cosa che voglio dire è che non ho firmato per l’Ambrì. So che la voce è circolata, ma non è vero. Non conoscere il mio futuro è stata dura, ma sono fortunato perché, grazie ad una ragazza che ho incontrato a Lugano, a casa ho sempre avuto un grande supporto. Voglio ancora giocare qualche stagione. Per me fondamentale è godermi quello che faccio. Amo Lugano, amo la sua gente. Ho tanti amici qui. Ci saranno cambiamenti nel club. Vedremo cosa succederà. Vedremo cosa vogliono loro e cosa voglio io. Onestamente mi piacerebbe dirvi cosa farò, ma davvero non lo so. Non lo so”, conclude Daniel Carr.