Calcio
Il nuovo mister del Paradiso Manuele Blasi: "Juve? Abbiamo vinto gli scudetti sul campo"
Redazione
11 giorni fa
Il nuovo allenatore del Paradiso Manuele Blasi si presenta attraverso i microfoni di Ticinonews. L'ex centrocampista racconta la sua carriera calcistica e la sua avventura da tecnico.

Dopo la telenovela che ha coinvolto l'FC Paradiso e l'allenatore scomparso Simone Bentivoglio, la società luganese ha trovato un accordo con Manuele Blasi. L'ex calciatore di Perugia, Juve, Fiorentina e tante altre non vede l'ora di iniziare e in un'intervista a Ticinonews si dichiara felice dell'approdo sulle rive del Ceresio: "Sono contento, non potevo avere benvenuto migliore, sia da parte della società, ma anche da quella dei ragazzi".

Da centrocampista a terzino

Da giocatore Manuele Blasi era conosciuto come calciatore con tanta grinta e molto duttile. Serse Cosmi lo sposta a centrocampo, poi Fabio Capello lo inventa terzino: "Io nasco nel settore giovanile come giocatore di fascia, poi a Perugia Cosmi mi sposta in mezzo al campo. Da quel momento ho continuato a giocare nel ruolo di mezz’ala. Al secondo anno alla Juve con Capello, invece, ho giocato diverse volte da terzino, visto che in mezzo al campo c’era tanta concorrenza con Vieira e Emerson".

Una lunga carriera in Serie A

Manuele Blasi ha vestito tante maglie della Serie A: Juventus, Fiorentina, Napoli, Parma e Perugia e Roma. Un traguardo che rende Blasi soddisfatto: “Ho fatto tantissimi sacrifici. Non sono mai stato un giocatore tecnicamente forte, ma ho fatto tesoro della grinta, della professionalità e della mentalità. Ho costruito la mia carriera su questi valori”. Valori che il nuovo allenatore del Paradiso vorrebbe trasmettere alla sua squadra, ma certe caratteristiche sono innate: “Con la mentalità giusta ci si nasce oppure si è predisposti ad acquisirla, è difficile, però, da insegnare".

Blasi vicino al City?

Per quanto riguarda la carriera da allenatore, Manuele Blasi s'ispira a tante persone. Il suo intento è di cogliere da ogni allenatore che ha avuto il meglio. Da calciatore, invece, ha anche attirato le attenzioni di Sven-Göran Eriksson, allenatore all’epoca del Manchester City: “Non ricordo, è la prima volta che lo sento. Non lo sapevo, è una bella sorpresa".

"Gli scudetti alla Juve? Li ho vinti sul campo"

Manuele Blasi ha vinto da calciatore tre scudetti: uno in India e due con la Juve. Uno di questi, però è stato revocato dalla FIGC dopo lo scandalo di calciopoli: “Sento gli scudetti che ho vinto, perché li abbiamo ottenuti sul campo. Poi è successo quello che è successo. Eravamo una squadra forte, forse una delle più forti degli ultimi anni della storia della Juve. Ce lo siamo meritati".

Oggi è un calcio diverso

Da quando Blasi ha appeso gli scarpini al chiodo sono passati anni e il calcio è cambiato: “Quando ero giovane io, era molto più difficile. Per un giovane, esordire in Serie A, non era per nulla semplice. Ora uno bravo ha molte più possibilità. Ne devono approfittare, molti giovani non si rendono conto. Da quando non si gioca più a pallone per strada, molti bambini arrivano al primo giorno di scuola calcio senza sapere le regole. Una volta facevi la scuola calcio in strada”, sostiene Manuele Blasi.

Diversi campioni come compagni di squadra

Una carriera, quella dell’ex centrocampista, costellata da diversi compagni di squadra: “Ho avuto la fortuna di giocare con tanti calciatori, faccio fatica a trovarne uno migliore. Come avversario, invece, ho sofferto tantissimo Zidane. Era imprendibile, un giocatore straordinario. Io ho giocato con Ibrahimovic, con Del Piero, con Miccoli, anche lo stesso Mutu: ne posso tirare fuori tantissimi. Lavezzi, Cavani, Emerson, Vieira, Cannavaro, Thuram; possiamo prenderne 11 e fare una formazione intera", dice scherzando Blasi. 

Il Perugia di Gaucci

Manuele Blasi ha avuto il Perugia come prima esperienza in Serie A. Un’avventura positiva per la crescita del giocatore, come atleta e come persona. Il presidente di allora era Gaucci, un tuttofare all’interno della società: “Mancano queste figure nel calcio. Quando non ci sono più ti rendi conto che queste persone erano importanti per il calcio".

...e la Nazionale

La sua carriera però non si ferma solo i club, ma da Marcello Lippi è arrivata anche la chiamata in Nazionale: “È stata una bella soddisfazione. Ho fatto tutte le qualificazioni del Mondiale e poi non sono stato chiamato per la fase finale. Nell’ultimo periodo giocavo molto meno e giustamente Lippi ha deciso di convocare altri giocatori”, dichiara Blasi.

L'arrivo al Paradiso

La settimana scorsa, poi, l’ex centrocampista, ha deciso di firmare come allenatore dell’FC Paradiso: “Due anni fa ho sentito il direttore generale per chiedere quante possibilità ci fossero per un accordo, alla fine scelsero Sannino. Lui non ho avuto modo di sentirlo, ma qualora capitasse l’occasione lo sentirei volentieri. La Promotion League è un campionato livellato, molto difficile perché si corre molto. Non ci sono squadre fortissime tecnicamente, però c’è molta corsa e molto pressing. Tutti possono vincere con tutti. Io sono abituato a guardare in alto, però dobbiamo essere bravi ed onesti a capire che non è una situazione in cui ci possiamo permettere passi falsi. Dobbiamo fare più punti possibili prima della sosta. Alla squadra manca un po’ di tranquillità: quando mancano i risultati non c’è entusiasmo”.

...su Schelotto

Il Paradiso, oltre ai tanti giovani, ha in squadra Ezequiel Schelotto, un giocatore di esperienza all’interno dello spogliatoio: “Si è ambientato velocemente, sembra che giochi da 10 anni con questa maglia. Per giocatori del genere è molto più facile trovare tranquillità: ha esperienza e personalità. Può aiutare i giovani e può aiutare me. È importante averlo in squadra”, sostiene il mister del Paradiso.

La visibilità in Svizzera

L’esperienza al Paradiso può portare al nuovo mister visibilità nel calcio svizzero: “Per me, adesso, è importante il Paradiso. Non posso pensare di essere osservato dal Lugano. Ora come ora non mi interessa. Voglio fare bene con il Paradiso, portare in alto la squadra e dare una mano alla società. Finché ci sono punti a disposizione e la matematica non condanna, la Challenge League non è impossibile. Io ho allenato sia a Malta che a Cipro e questo è un campionato moto più fisico”, concluso il nuovo allenatore del Paradiso Manuele Blasi.

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