Calcio
La nuova vita di Paolo Righetti: "Le mie attenzioni solo sulla mia famiglia"
Redazione
2 mesi fa
L'ex presidente dell'AC Bellinzona torna a parlare dopo quasi un anno dall'addio ai vertici del club granata. Righetti segue ancora un percorso riabilitativo in seguito ai problemi di salute: "Non tornerò ad essere il Paolo di una volta, ma sarò più tranquillo".

Presidente del Bellinzona dal 2014 al 2023, Paolo Righetti torna a parlare della sua nuova vita dopo il grave problema di salute contro cui ha dovuto lottare: "Sono contento prima di tutto di essere ancora qui. Quello che è successo non è una cosa da niente. 4 mesi fa mi hanno fatto un ultimo intervento e da lì sto meglio. È un aneurisma che si chiama MAV. È una malformazione arterovenosa. Non tornerò ad essere il Paolo di una volta, ma sarò più tranquillo", spiega Righetti a Fuorigioco.

Il percorso riabilitativo

Dopo le dimissioni dalla presidenza dell'ACB, Righetti ha proseguito il percorso riabilitativo concentrando le sue attenzioni sugli aspetti della vita che lo fanno stare bene, ovvero la famiglia: "Prima il mio focus era sul calcio e sul lavoro, ora riservo le mie attenzioni sulla famiglia. Adesso ho voglia di fare quello che mi fa stare bene. Mi ritengo una persona fortunata, perché sono vivo: solo una persona all’anno riesce a tirarsi fuori come ho fatto io. Sto ancora facendo riabilitazione, fisioterapia e logopedia. Per esempio, ho ancora una parte della testa in cui, al tatto, io non sento niente. Volevo fare questa intervista per ringraziare tutte le persone che mi hanno mostrato affetto", afferma l'ex presidente del Bellinzona.

I ricordi e il nuovo Bellinzona

Un momento anche per ricordare il suo Bellinzona e lanciare quello nuovo, ritornato in Challenge League: "Quei 10 anni in cui ero presidente ho condiviso momenti fuori di testa con i miei compagni di avventure. Questo sentimento lo abbiamo nel cuore e non lo dimenticheremo mai. Adesso c’è il nuovo Bellinzona: sono felice perché si è tornati in Challenge League. La famiglia Bentancur ci ha dato una grande mano", sostiene Righetti

La vicinanza di Pablo

Paolo ha apprezzato la vicinanza delle persone a lui care, ma soprattutto quella di Pablo Bentancur: "Nei primi 4 mesi di ospedale, io avevo il telefono spento. Quando sono tornato a casa l’ho riacceso e ho iniziato ad ascoltare e leggere ciò che avevo ricevuto. C’erano diversi messaggi vocali di Pablo Bentancur che mi dicevano ‘Pres non mollare”, “Pres siamo qua per te”, “Pres la partita è stata vinta per te”. Lo faceva regolarmente. Non tutti farebbero una cosa del genere: è stato fondamentale. Ora con lui non ho più rapporti, magari un domani ci riavvicineremo. Lui ha il suo carattere, non si fida mai di nessuno".

Righetti deve ancora ricevere i soldi delle azioni

Capitolo soldi. Paolo Righetti è uno degli azionisti che non ha ancora percepito nulla. L'ex presidente del Bellinzona conferma: "Sono molto diretto: sì è vero. Ho una parte delle azioni dal 2021, ma l'importo non è quello che è stato menzionato. Io sono abbastanza sicuro che con Bentancur riusciremo a risolvere la situazione. Sono passati tre anni e sono tanti", ricorda Righetti.

E sul futuro del Bellinzona?

"La presidenza di Brenno Martignoni? Se questa nuova situazione porterà beneficio al Bellinzona, sicuramente potrò solo che essere contento", dichiara Righetti. "Bisogna però fare le cose con calma. La storia dello stadio si sta evolvendo in maniera troppo frettolosa. Futuro del Bellinzona? Io per ora parlo solo di Challenge League. La promozione in Super League potrebbe essere un salto nel vuoto: bisogna agire passo dopo passo e bisogna pensarci ancora un paio d’anni", conclude l'ex presidente del Bellinzona.

I tag di questo articolo