
Al giro numero 14 del Gran Premio di MotoGP di Lusail in Qatar, Jorge Martín perde il controllo della sua Aprilia e finisce sull'asfalto. Alle sue spalle, l'italiano Fabio Di Giannantonio non ha potuto evitare la collisione ed è entrato in contatto con il Campione del Mondo in carica, già a terra.
Fortunatamente lo spagnolo non ha subito conseguenze gravi. Dal suo canale Instagram lo stesso Martín tranquillizza gli appassionati: "Grazie a Dio poteva andare molto peggio". Il madrileno ha dovuto infatti risolvere un pneumotorace, rimediando anche varie fratture costali sul lato destro del corpo.
Il Campione del Mondo in carica ha sventato il peggio. L'italiano con la sua due ruote del team VR46 Racing, si è ritrovato lo spagnolo spianato sull'asfalto e non ha potuto evitare la collisione. Per la fortuna di entrambi, il sinistro non ha avuto conseguenze irrimediabili. Al portale spagnolo As, Di Giannantionio ha raccontato l'accaduto descrivendolo come "la cosa peggiore che abbia mai visto in vita mia". La sua moto gialla fosforescente ha sfiorato il casco dello spagnolo a "circa 200 chilometri orari, più o meno. Non ho avuto la possibilità di andare da nessuna parte. Così l'ho toccato", afferma ad As il 'Diggia'. Il motociclista ha poi continuato la sua gara lanciando l'occhio sugli schermi per assicurarsi che Martín stesse bene: "Mi fa venire la pelle d'oca (...) È stata una caduta molto brutta e lui era ancora a terra. Guardavo gli schermi per vedere se stesse bene o no, ma durante il giro era ancora sull'asfalto. Fortunatamente, hanno visto che andava tutto bene e che non c'era bisogno di alzare la bandiera rossa", sostiene l'italiano.
La mente a Sepang 2011
Agli occhi degli appassionati, inoltre, l'incidente ha ricordato quello tragico avvenuto nel 2011 a Sepang, in Malesia, in cui perse la vita Marco Simoncelli. Il 'Sic', già a terra, venne colpito da Valentino Rossi e morì sul colpo.