
Torna in auge il tema della tecnologia nel mondo hockeystico. Ieri, in occasione di gara-3 tra Zurigo e Davos, i tigurini si portano sul 3-1 grazie ad una deviazione sottoporta di Derek Grant su conclusione di Denis Malgin. Gli arbitri annullano immediatamente la rete, ma dopo una revisione al video decidono di convalidarla. Una scelta, probabilmente giusta, ma che non fonda le basi su certezze. Come mai non si riesce a adottare una tecnologia che spazzerebbe via ogni dubbio? Serge Pelletier, nel post-partita, ha espresso il suo pensiero, molto scettico nei confronti del sistema-hockey in Svizzera.
Più tecnologia per evitare disguidi
“Io mi faccio un’altra domanda", afferma Pelletier, "in Svizzera, negli ultimi 5-6 anni, sono stati costruiti nuovi stadi e mi chiedo come mai non si sia messo sulle linee blu delle camere per evitare questi problemi”, dichiara in studio. Un gol, quello di Grant, che sanciva il 3-1 per i Lions, ma se fosse stata una rete decisiva, sarebbero potuti sorgere più malumori per aver condizionato una semifinale di playoff. Serge Pelletier non ha dubbi: “Per quello la NHL è la miglior lega al mondo perché hanno delle videocamere sulle linee blu. Noi ogni anno ci chiediamo come mai non abbiamo questa tecnologia e la conclusione è sempre la stessa: costa troppo. In aggiunta, gli arbitri vanno ad osservare il video tutti sudati per controllare ogni angolazione. Basterebbe una Var-room per avere più chiarezza, ma costa troppo”, dice ironicamente Pelletier. E conclude: “Se giochi gara-7 e prendi gol per una mancanza tecnologica in pista, è un peccato. Va contro la natura dello sport”.