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Sinner squalificato per tre mesi, concluso un accordo con la Wada
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Ats
9 ore fa
Lo annuncia la stessa Agenzia Mondiale Anti-Doping per il caso Clostebol scoppiato nel marzo 2024. Il tennista italiano non potrà giocare fino al 4 maggio 2025.

Il tennista numero uno al mondo Jannik Sinner ha raggiunto un accordo con l'Agenzia Mondiale Anti-Doping (WADA). Il 23enne italiano ha accettato una squalifica di tre mesi, entrata in vigore il 9 febbraio e che terminerà il 4 maggio, ha annunciato sabato mattina la stessa WADA.

Squalificato fino al 4 maggio 2025

Vincitore per la seconda volta consecutiva all'Australian Open tre settimane fa, Sinner accetta "un periodo di squalifica di tre mesi per una violazione delle norme antidoping che ha portato a un test positivo al clostebol, una sostanza vietata, nel marzo 2024", scrive la WADA. "Secondo i termini dell'accordo, il signor Sinner sconterà il periodo di squalifica dal 9 febbraio 2025 alle 23:59 fino al 4 maggio 2025 (comprendendo anche un credito per quattro giorni già scontati dall'atleta mentre era sotto sospensione provvisoria)", ha precisato la WADA. Jannik Sinner salterà quindi i Masters 1000 di Indian Wells e Miami a marzo e quelli di Monte Carlo e Madrid ad aprile, ma nessun torneo del Grande Slam. Alla fine, gli verranno sottratti solo i punti conquistati lo scorso anno a Indian Wells (semifinale) a seguito della sua doppia positività.

Il ricorso della WADA

La WADA aveva presentato ricorso lo scorso settembre presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), dopo che una decisione di primo grado di un tribunale indipendente, su richiesta dell'Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis (ITIA), aveva in gran parte scagionato il tennista italiano. La WADA accetta la tesi della contaminazione. Tuttavia, l'Agenzia, che ha ritirato il suo ricorso al TAS a seguito di questo accordo, sottolinea che "un atleta è responsabile della negligenza del proprio entourage".

Le responsabilità di Sinner

Jannik Sinner afferma di essere stato contaminato da un membro del suo staff medico, che avrebbe applicato sulla propria mano uno spray da banco contenente clostebol prima di massaggiare il giocatore, facendogli assorbire accidentalmente la sostanza vietata. Una spiegazione che era stata ritenuta sufficiente dall'ITIA e dal suo tribunale indipendente, ma che non ha convinto la WADA. Quest'ultima "riconosce che il signor Sinner non aveva intenzione di imbrogliare e che l'esposizione al clostebol non ha avuto effetti sulle sue prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, in base al Codice e ai precedenti del TAS, un atleta è responsabile della negligenza del proprio entourage", aggiunge la WADA.