All'inizio di questa stagione, il difensore Steve Rouiller ha salutato Lugano per trasferirsi a Ginevra. Un addio a sorpresa ma neppure troppo, che ha una ragione ben precisa, come spiegato dall'ex difensore bianconero ai microfoni di TeleTicino.

"Non ho mai sentito la voglia da parte sua di volermi nella rosa della squadra, quindi ero un po' deluso e ho dovuto trovare una soluzione e così ho sentito il Servette", precisa il vallesano.

Parole cariche di amarezza quelle pronunciate da Steve Rouiller e dirette al suo ormai ex allenatore Guillermo Abascal. A dire il vero, che il tecnico spagnolo non nutrisse grande stima sportiva nei suoi confronti lo si era già capito sul finire della scorsa stagione. Con Tami alla guida l'ex giocatore di Sion e Chiasso aveva sempre giocato, mancando solo una partita per scelta tecnica sulle 28 disputate. Dall’approdo dell’andaluso a Cornaredo, Rouiller ha invece calcato pochissimo il campo. La miseria di 68 minuti sui 720 a disposizione.

Cifre, numeri e statistiche che motivano benissimo la sua decisione di abbracciare questa nuova avventura…

"Rispetto alla Super League è un passo indietro, il primo club che mi ha contattato è stato quello ginevrino con il quale ho trovato quasi subito l'accordo. Per me, era l'opzione migliore. Erano carichi per farmi venire, e avevo una bella opzione: due anni di contratto più un anno d'opzione. Per me e la mia famiglia, è stata un'offerta ideale. Anche come società, quella ginevrina è conosciuta per essere solida. A Ginevra ho la grande opportunità di risalire in Super League con una squadra con la quale non ho mai giocato", precisa Rouiller.

La voglia di riportare il Servette sul palcoscenico che storicamente è stato suo, fa un po’ a pugni con il dispiacere per non aver trovato una nuova sistemazione in Super League. Dopo la brillante ultima annata in bianconero, Rouiller si aspettava forse la chiamata da un club della massima lega.

"Sia a Chiasso che a Lugano è stato un periodo molto felice per me e per la mia famiglia. Sono cresciuto come giocatore e come uomo. È veramente un piacere ritrovare la regione e i giocatori che ho conosciuto in Ticino".

Bello, come bello è stato il suo periodo vissuto in Ticino. Tre anni e mezzo carichi di ricordi positivi.

Della - Sere

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