Svizzera
13esima AVS, ecco come il Consiglio federale vuole attuarla e finanziarla
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 ore fa
La rendita, votata dal popolo lo scorso 3 marzo, verrà versata a partire dal 2026 una volta all'anno, nel corso del mese di dicembre. Due le proposte: aumentare l'Iva e ridurre il contributo finanziario della Confederazione.

Oggi il Consiglio federale ha adottato e trasmesso al Parlamento il messaggio concernente l’attuazione e il finanziamento dell’iniziativa per una 13esima mensilità AVS, che - ricordiamo - sarà versata una volta all’anno, a dicembre, a partire dal 2026 e verrà finanziata con un aumento dell’imposta sul valore aggiunto di 0,7 punti percentuali, così da garantire l'equilibrio del Fondo di compensazione AVS fino al 2030. La tredicesima mensilità della rendita pensionistica è stata approvata dagli svizzeri alle urne lo scorso 3 marzo 2024.

Le due proposte del Consiglio federale

Aumentare l'Iva

Senza un finanziamento supplementare, già nell’anno dell’introduzione della 13a rendita di vecchiaia, nel 2026, le uscite dell’AVS supererebbero le entrate, si legge in una nota dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (Ufas). Di conseguenza, il livello del Fondo di compensazione AVS scenderebbe rapidamente al di sotto della soglia legale del 100% delle uscite di un anno dell’assicurazione. Il Consiglio federale propone pertanto di aumentare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) di 0,7 punti percentuali. L’aliquota normale passerebbe così dall’8,1 all’8,8%, quella speciale per prestazioni del settore alberghiero dal 3,8 al 4,2% e quella ridotta per i beni di prima necessità dal 2,6 al 2,8%. Con questi maggiori introiti l’equilibrio finanziario dell’AVS potrà essere garantito fino al 2030. Per l’ulteriore stabilizzazione dell’assicurazione dopo il 2030 il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento un progetto separato.

Ridurre il contributo finanziario

Il Consiglio federale propone inoltre di adeguare la quota delle uscite dell’AVS a carico della Confederazione. Le uscite supplementari per la 13a rendita di vecchiaia faranno infatti crescere anche il contributo che la Confederazione fornisce all’AVS. Nel 2026 queste uscite ammonteranno presumibilmente a circa 4,2 miliardi di franchi. Secondo l’ordinamento vigente, la Confederazione ne finanzierebbe automaticamente il 20,2%, ovvero circa 850 milioni di franchi. Considerati i deficit che incombono sulle finanze federali, il Consiglio federale vorrebbe limitare l’onere supplementare della Confederazione riducendo il contributo di quest’ultima al 19,5%. In questo modo, nell’anno dell’introduzione della 13a rendita di vecchiaia la Confederazione parteciperebbe alle relative spese nella misura di circa 450 milioni di franchi.

Alle urne sull'aumento dell'Iva

L’aumento dell’IVA richiede una votazione popolare. Per poterlo attuare dal gennaio del 2026, il Parlamento dovrà terminare i dibattiti sul progetto al più tardi nel marzo del 2025 e la votazione si dovrà svolgere al più tardi nel settembre del 2025.