Svizzera
30 anni fa il massacro dell'Ordine del Tempio Solare
Redazione
un giorno fa
Il 5 ottobre 1994 fu scoperto il massacro dell'Ordine del Tempio Solare in Svizzera, con 48 vittime. Mentre nessuno fu incriminato in Svizzera e Canada, in Francia il direttore d'orchestra svizzero Michel Tabachnik fu assolto per mancanza di prove.

48 cadaveri, venticinque in località “Le rocce di cristallo” a Salvan (VS) e ventitré presso la fattoria “La Rochette” a Cheiry (FR), tutti rivestiti con una cappa rituale bianca, nera o dorata. Era il 5 ottobre 1994 quando venne fatto questo tragico e macabro ritrovamento da parte delle autorità elvetiche. A Salvan alle vittime era stato iniettato un veleno a base di curaro, oppiacei e benzodiazepine. A Cheiry, invece, 20 vittime sono morte a causa di uno o più colpi di arma da fuoco in testa, due soffocati da un sacchetto di plastica attorno alla testa e per una terza vittima il sospetto è quello che sia stata usata la medesima modalità. Il giudice incaricato del caso lo aveva classificato come un suicidio collettivo e non vedeva, inizialmente, la necessità di approfondire la questione. A questo è poi seguita la richiesta da parte sua di distruggere i luoghi in cui si è consumata la tragedia, sollevando però molte controversie. Stiamo parlando del massacro dell’Ordine del Tempio Solare (OTS), avvenuto esattamente 30 anni fa. Nel contempo, erano stati rinvenuti altri tre cadaveri all’interno di una villa a Morin Heights, nel Québec: si tratta di un cittadino svizzero, della moglie britannica e del figlio di soli tre mesi. Una vicenda difficile da dimenticare e che per anni ha scosso l’opinione pubblica, portando anche all’emanazione di nuove leggi in Francia. Il 23 dicembre 1995 erano infatti stati scoperti nel massiccio francese del Vercors i corpi di 16 membri della setta, mentre il 23 marzo 1997 i cadaveri carbonizzati di 5 persone erano stati trovati a Saint-Casimir, ancora in Québec. Oggi abbiamo voluto ripercorrere la storia di questa setta che ha portato alla morte di 74 persone in totale: 30 svizzeri, 30 francesi e 10 canadesi. Tuttavia, poiché fra le 48 vittime in Svizzera vi erano anche gli istigatori dei massacri, le inchieste vennero archiviate e nessuno, né nella Confederazione né in Canada, fu incriminato.

La nascita della setta

I “padri” dell’OTS sono tre: il medico belga Luc Journet, il gioielliere francese Joseph “Jo” Di Mambro e il direttore d’orchestra svizzero di rinomanza internazionale Michel Tabachnik. Nel 1977, Di Mambro incontra Tabachnik, interessato all’esoterismo e alla spiritualità. L’anno successivo il duo crea così a Ginevra la Fondazione Golden Way e nel 1981 Tabachnik ne diventa presidente. Nel 1984, i due uomini iniziano a dar vita all'Ordine del Tempio Solare, per il quale Di Mambro diventa il cervello e gestore delle finanze dell'organizzazione mentre Jouret il reclutatore. Gli obiettivi visibili del gruppo erano il riconoscere e riunire un'élite spirituale per prepararla, attraverso lo studio delle Alte Scienze, a partecipare a dei Lavori in vista di perpetuare la Coscienza UNA e la VITA nel tempo e nello spazio; prendere una parte preponderante e attiva nell'edificazione dei Centri di Vita e, infine, formare attraverso il mondo una catena di vera solidarietà, a servizio delle forze positive e del Tempio Unificato, costituito dall'Ordine del Tempio Solare. L’OTS reclutò centinaia di membri in Francia, Svizzera e Canada, diffondendo l'idea dell'apocalisse imminente e del passaggio in un altro mondo, mentre preparavano i suicidi collettivi che avvennero tra il 1994 e il 1997.

I primi passi

A far parte dell’Ordine nel 1989 erano 442 persone, provenienti prevalentemente da Francia, Svizzera e Canada. La setta si presentava come una comunità armoniosa e in stretto contatto con la natura, promettendo ai suoi adepti di essere gli "eletti" in grado di sopravvivere all'Apocalisse. Tra il 1992 e il 1993, la polizia canadese iniziò però ad avere sospetti verso il gruppo, soprattutto dopo che alcuni membri cercarono di acquistare armi illegalmente. Un ex membro dell'Ordine testimoniò di essere stato convocato a Salvan il 4 ottobre, con la promessa di ritornare il denaro donato, ma rinunciò a presentarsi per paura di essere assassinato. Poi, il 5 ottobre, diverse lettere vengono inviate ai media, adepti e personalità politiche con messaggi legati alle credenze dell'OTS. Dalle indagini emerge che la setta era in crisi finanziaria dopo la condanna in Canada per possesso illegale di armi. I leader hanno deciso di anticipare il suicidio di massa per raggiungere una "dimensione cosmica".

I massacri fuori dalla Svizzera

Gli omicidi in Svizzera e in Canada del 5 ottobre 1994 non rappresentano – come detto – gli unici episodi di violenza. Nel dicembre 1995, sul remoto altopiano del Vercors, vicino a Saint-Pierre de Chérennes in Francia, vengono ritrovati i corpi carbonizzati di 16 persone, compresi 3 bambini. Di questi, 14 sono stati uccisi con colpi di pistola prima di essere bruciati. Altre cinque persone, anch'esse legate alla setta, vengono trovate morte a Saint-Casimir, in Québec, nel marzo 1997, di cui tre di nazionalità francese. Tre sopravvissuti adolescenti raccontano di aver ottenuto il permesso di vivere dopo aver negoziato con i propri parenti. Il giorno successivo, il giornale Liberation riporta che nel mondo ci sono approssimativamente 500 membri identificati dell'Ordine del Tempio Solare, con una possibile ulteriore quantità di membri sconosciuti. L'esperto psichiatra Jean-Marie Abgrall, specializzato in sette e operante presso la Corte di Appello di Aix, aveva precedentemente avvertito che una serie di fattori facessero temere un nuovo massacro tra il 18 e il 22 marzo.

Questione giudiziaria

Se in Svizzera e in Canada nessuno fu incriminato, in Francia la situazione è diversa. Dopo il terzo massacro – quello del 1997 – l'unica persona coinvolta nel caso è Michel Tabachnik. Sebbene sia stato considerato un ideologo dell'Ordine per i suoi scritti e proclami, la sua difesa sostiene che tali discorsi non possono essere collegati ai suicidi di massa. Nel 2001, il tribunale penale di Grenoble lo assolve per mancanza di prove. Nel 2006, durante un nuovo processo, il procuratore generale non richiede alcuna condanna, ritenendo che Tabachnik non fosse un membro attivo dell'Ordine e che non vi fosse alcuna prova della sua responsabilità nelle morti. Alla fine, Tabachnik venne definitivamente assolto.