Svizzera
A Ginevra dal 1915, SGS si trasferisce a Zugo per "ambiente più favorevole"
© Shutterstock
© Shutterstock
Keystone-ats
5 giorni fa
Il trasloco è stato approvato dall'assemblea generale nonostante l'opposizione delle autorità e alcuni azionisti, tra cui la Camera di commercio ginevrina.

SGS fa le valige e sposta la sua sede da Ginevra a Zugo. Il trasferimento, auspicato dalla direzione, è stato approvato oggi dai proprietari del gruppo attivo a livello internazionale nel settore della certificazione riuniti in assemblea generale. Al trasloco hanno tentato invano di opporsi le autorità ed alcuni azionisti, tra cui la Camera di Commercio, industria e servizi di Ginevra (CCIG).

Necessari due terzi dei voti

La proposta, votata per ultima come previsto dall'ordine del giorno dell'assemblea, era tuttavia la più attesa. Per la sua convalida erano necessari i due terzi dei voti rappresentati dagli azionisti presenti all'hotel Intercontinental di Ginevra e alla fine è stata approvata con l'88,9% dei voti, ha indicato all'agenzia finanziaria AWP Vincent Subilia, direttore generale della CCIG, sottolineando che la riunione è stata "molto emotiva", e vissuta da coloro che si opponevano al progetto "come un tradimento".

Argomentazioni non valide

Subilia, detentore di una sola azione di SGS, ha voluto prendere la parola nel corso dell'assemblea generale per esprimere la sua opposizione al trasferimento del gruppo a Baar (ZG). A suo avviso le argomentazioni per giustificare il trasferimento avanzate dall'impresa, che ha sede a Ginevra dal 1915, non sono valide. La direzione di SGS ha citato un prezzo al metro quadro più vantaggioso a Zugo e un aeroporto meglio collegato, quello di Zurigo, come ragioni per cui la regione è "più attraente per i professionisti attivi a livello internazionale". "Questo trasferimento, che sembra non avere alcuna giustificazione effettiva, è profondamente deplorevole. D'altra parte, ci rallegriamo del mantenimento di posti di lavoro in una proporzione più consistente rispetto a quanto annunciato inizialmente", ha dichiarato Subilia in un comunicato, evocando la sua "costernazione" per la partenza di SGS da Ginevra.

A Zugo ambiente favorevole per le imprese

In una lettera agli azionisti, la CEO del gruppo Géraldine Picaud, residente a Zugo, e il presidente Calvin Grieder spiegano che "Zugo offre un ambiente favorevole alle imprese" e che "i rappresentanti del cantone sono stati chiaramente i più favorevoli al nostro piano di trasferimento". Hanno aggiunto che l'azienda punta a ridurre i costi annuali di circa il 75% rispetto a quelli della sede attuale.

Preoccupazione per i posti di lavoro

Anche altri piccoli azionisti di SGS, come la fondazione Ethos e l'associazione Actares, si sono espressi contro il progetto. "Ethos ritiene che la ricollocazione di un centinaio di persone, molte delle quali potrebbero non volersi trasferire a Zugo, rischia di comportare perdite di posti di lavoro e rendere necessario un costoso piano sociale", ha dichiarato all'AWP il suo direttore Vincent Kaufmann. SGS, che conta circa 150 collaboratori nella sua sede ginevrina e quasi 100'000 nel mondo, afferma di voler trasferire la propria sede a Baar "al più tardi nel primo trimestre del 2026", con "offerte di trasferimento le più adeguate" per i suoi dipendenti. Interpellata anche sull'attuazione di un eventuale piano sociale, la direzione non ha voluto rispondere, rimandando alla lettera agli azionisti. Essa promette che SGS "non volterà le spalle a Ginevra": "uno su cinque dei nostri dipendenti in Svizzera rimarrà qui, al servizio dei nostri clienti di lunga data e continuando a collaborare a stretto contatto con i nostri partner locali". Questo punto è stato confermato durante l'assemblea generale, secondo Subilia, il quale ha affermato che il gruppo intende mantenere "un buon numero di posti di lavoro a Ginevra, almeno il 50%", definendola una "buona notizia".

La posizione del Cantone

Per quanto riguarda le autorità ginevrine, Delphine Bachmann, responsabile del Dipartimento dell'economia, ha dichiarato di prendere atto della decisione, di cui si rammarica. "Si tratta della libera scelta di un'azienda privata, che ha evidentemente perso il suo radicamento ginevrino per ragioni che sfuggono al nostro controllo", ha dichiarato a Keystone-ATS.