Berna
Al DDPS sarà dura, il Governo vira a destra
6 ore fa
Il compito che - con tutta probabilità - aspetta il 61enne del canton Zugo quale nuovo capo del Dipartimento della difesa (DDPS) sarà dei più ostici. La sinistra è inoltre preoccupata da uno spostamento verso destra del governo.

C'è un denominatore comune fra le reazioni, come al solito dal tenore discrepante, dei vari partiti all'elezione odierna di Martin Pfister in Consiglio federale: il compito che - con tutta probabilità - aspetta il 61enne del canton Zugo quale nuovo capo del Dipartimento della difesa (DDPS) sarà dei più ostici. La sinistra è inoltre preoccupata da uno spostamento verso destra del governo.

PLR e UDC

Qualora dovesse effettivamente rimpiazzare la dimissionaria Viola Amherd alla testa del DDPS (la ripartizione ufficiale dei dipartimenti verrà svelata venerdì), Pfister dovrà agire rapidamente, ha commentato il PLR. "La nostra industria della difesa è sull'orlo del precipizio. Manca una strategia globale per garantire la sicurezza della Svizzera", hanno aggiunto i liberali-radicali. Secondo lo schieramento, la neutralità armata è minacciata da coloro che vogliono abolire l'esercito e dai sostenitori del presidente russo Vladimir Putin. Pfister andrà giudicato in base al suo operato, è stato il sintetico commento del presidente dell'UDC, Marcel Dettling. Lo svittese ha poi consigliato alla new entry in governo, se prenderà le redini del DDPS, di rimanere fuori dai radar per quanto riguarda gli scontri internazionali e di non portare conflitti stranieri in Svizzera. Quanto al suo apprezzamento personale nei confronti di Pfister, Dettling è rimasto vago. "Posso convivere" con la scelta fatta dall'Assemblea federale, si è limitato a dire il consigliere nazionale.

PS e Verdi

Nel campo rosso-verde prevale invece la preoccupazione per un governo destinato a spostarsi verso destra. Amherd era infatti una rappresentante dell'ala sinistra del Centro. "Per noi è stata una scelta difficile", ha affermato la co-presidente del PS Mattea Meyer riassumendo questo stato d'animo. La zurighese ha anche espresso il suo disappunto per il fatto che un uomo abbia sostituito una donna. Pfister è atteso ora da una sfida complicata: dovrà prendere posizione a favore dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia, opporsi alla politica di Donald Trump e Vladimir Putin ed esaminare attentamente come si sia creata l'attuale situazione di confusione nell'esercito, ha elencato Meyer. Sulla stessa lunghezza d'onda i Verdi, che parlano di virata a destra che non rispecchia la volontà della popolazione. Gli ecologisti hanno assicurato che faranno tutto il possibile per ristabilire l'equilibrio quando si renderà vacante il prossimo seggio. Il partito chiede che la nuova costellazione del Consiglio federale garantisca il buon funzionamento del DDPS. Qualsiasi progetto di aumento del budget dell'esercito deve essere fermato fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata, sostengono i Verdi.

Centro

Nel suo commento, il Centro invece non ha voluto dimenticare lo sconfitto Markus Ritter, definito, come Pfister, un "eccellente" candidato per competenza, esperienza e qualità. Entrambi avrebbero potuto garantire il funzionamento dell'esecutivo e affrontare le sfide attuali, si è detto certo il consigliere nazionale e presidente del gruppo alle Camere, il vallesano Philipp Matthias Bregy. Congratulandosi con il proprio rappresentante, il Centro ha ribadito il suo impegno per una politica pragmatica, che rafforzi la coesione del Paese. Il governo deve agire come organo collegiale e dare la massima priorità alla sicurezza e alla difesa, ha evidenziato una volta di più il partito.