L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) deve poter adempiere il suo mandato e per farlo necessita di un finanziamento stabile e duraturo. È il concetto espresso dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider durante un incontro, tenutosi ieri a Ginevra, con il direttore generale dell'agenzia dell'Onu Tedros Adhanom Ghebreyesus. Baume-Schneider, indica in una nota odierna il Dipartimento federale dell'interno (DFI), ha riconosciuto l'importanza centrale dell'OMS nella cooperazione internazionale. Ha inoltre ribadito l'impegno della Svizzera per un multilateralismo efficace, in particolare nel suo ruolo di Stato ospite.

Nel corso della discussione, la giurassiana ha sottolineato che in tempi di scarse capacità finanziarie - aggravate dal ritiro degli Usa - è ancora più importante focalizzarsi chiaramente sul mandato centrale dell'OMS. A tale scopo, Berna si sta muovendo per evitare che vengano sospesi programmi salvavita, volti per esempio a combattere malattie trasmissibili come l'Aids, la tubercolosi, la malaria o la poliomielite. "Sono tornata a casa con una rinnovata energia", ha commentato la titolare del DFI in un'intervista concessa a "Le Temps". "Siamo ovviamente preoccupati per l'atteggiamento degli Stati Uniti, ma anche rassicurati nel vedere che il multilateralismo ha mantenuto, forse più che mai, tutta la sua forza", ha aggiunto Baume-Schneider.