Si sono svolti oggi, nella tenuta Lohn, i colloqui tra i consiglieri federali Viola Amherd (capo del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport), Ignazio Cassis (capo del Dipartimento degli affari esteri), Beat Jans (capo del Dipartimento di giustizia e polizia), e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accompagnato dal Ministro degli esteri Dmytro Kuleba e dal Capo dell’Ufficio presidenziale Andriy Jermak. Amherd e Zelensky hanno poi fornito informazioni sui risultati dello stesso incontro in una conferenza stampa.
Per prima ha preso la parola Amherd, la quale ha ricordato che “le persone devono subire un altro inverno di guerra”. La visita di Zelensky è stata definita un "onore". La Svizzera sostiene il processo di pace, ha ribadito la consigliera federale, ed è pronta a organizzare una conferenza in tal senso. I dettagli riguardanti i prossimi passi da intraprendere sono ora in corso di definizione. La presidente della Confederazione ha ricordato anche l'aiuto elvetico nell'aiuto umanitario e nello sminamento. "La Svizzera ha stanziato 1,5 miliardi di franchi fino al 2028 per sostenere l'Ucraina e la sua ricostruzione".
Un tribunale speciale?
La Svizzera partecipa anche al Registro dei danni istituito dal Consiglio d’Europa e fa parte del nucleo di Stati che, in considerazione delle lacune sul piano della responsabilità per i crimini commessi nell’ambito dell’aggressione russa, vogliono istituire un tribunale speciale.
Zelensky: "Neutralità non significa ignorare la realtà"
“Neutralità non significa ignorare la realtà”, ha detto dal canto suo Zelensky, il quale ha ringraziato la Svizzera per aver accettato le sanzioni europee. "È importante che la Svizzera aiuti anche dal punto di vista finanziario", ha sottolineato. Si è parlato anche di sforzi di pace e “siamo grati che i nostri team stiano ora organizzando un vertice globale sulla pace”, ha aggiunto il presidente ucraino.
"Il mondo intero è contro l’aggressione della Russia”
Venuto il momento delle domande, un giornalista ha chiesto chi dovrebbe partecipare al vertice di pace. "È aperto a tutti i paesi che rispettano la sovranità dell'Ucraina. Il mondo intero è contro l’aggressione della Russia”, ha risposto Zelenskyj, secondo cui se i paesi volessero davvero che la guerra finisse, "sosterrebbero l’Ucraina". Zelenskyj ha anche detto che vorrebbe avere la Cina al vertice di pace, e coinvolgerla, “ma non tutto dipende da noi”.
Impegno in favore dello sminamento
Nel quadro della cooperazione internazionale, dal 24 febbraio 2022 la Svizzera ha stanziato circa 400 milioni di franchi per l’Ucraina e i Paesi limitrofi. Quale parte del sostegno elvetico, alla fine del mese di settembre il Consiglio federale ha destinato 100 milioni di franchi per lo sminamento umanitario. In questo ambito, per il 2024 nelle regioni di Charkiv e Kherson è prevista la realizzazione di un progetto della Fondation suisse de déminage con sede a Ginevra. A ottobre, nella città di Calvino si terrà una conferenza di alto livello sulle sfide dello sminamento in Ucraina.
Statuto di protezione S a oltre 90'000 persone
Oggi si è inoltre discusso di multilateralismo, sicurezza alimentare globale e migrazione. Dallo scoppio della guerra di aggressione, il 24 febbraio 2022, la Svizzera ha concesso lo statuto di protezione S a un totale di oltre 90'000 persone. Attualmente vivono in Svizzera con tale statuto circa 66'000 rifugiati ucraini. Per la loro protezione si prevede che nel 2024 la Confederazione investa 1,2 miliardi di franchi.