
“Ho trascorso 45 anni alla Fifa, per 17 ho rivestito il ruolo di presidente. Il calcio era la mia vita e lo è tutt’ora”. Sorriso sereno, 86 anni, Joseph Blatter ha risposto così quando la giudice Josephine Contu Albrizio, stamattina in apertura di interrogatorio, gli ha chiesto di spiegare i suoi rapporti con la Federazione mondiale di calcio.
Il processo continua
Interrotto ieri prima del previsto a causa dei problemi di salute dello stesso Blatter, il processo a carico suo e di Michel Platini è ripreso stamattina puntuale alle 08.30 al Tribunale penale federale di Bellinzona proprio con l’interrogatorio dell’86enne vallesano. “Un fatto incomprensibile”, ha detto Blatter, accusato assieme all’ex centrocampista francese di truffa, amministrazione infedele, appropriazione indebita e falsità in documenti. I due ex pesi massimi del calcio mondiale si trovano infatti al banco degli imputati per un versamento di due milioni di franchi da parte di Blatter a Platini avvenuto a marzo 2011. Un pagamento dovuto e concordato oralmente, secondo gli imputati, per le prestazioni di consulenza di Platini alla Fifa a fine anni Novanta; una “mazzetta”, per l’accusa, priva di base legale e finalizzata a far desistere l’ex presidente Uefa a correre per la presidenza della Federazione mondiale di calcio. I due rischiano fino a cinque anni di carcere.
Per Blatter è “un fatto incomprensibile”
“È tutto incomprensibile, non riesco davvero a capire perché oggi ci troviamo dentro ad un’aula penale”, ha iniziato ad argomentare Blatter. “Parliamo di un contratto concluso oralmente nel ‘98 a Parigi tra me e il Signor Platini. Ci siamo stretti la mano, abbiamo stipulato un contratto verbale. Come Fifa siamo un’associazione, non una società commerciale. Non capisco davvero perché ci troviamo in un’aula penale per una questione amministrativa”. Incalzato dalla giudice, Blatter ha precisato: “Il contratto è stato stipulato dopo che sono diventato presidente. Non c’era stata un’intesa già prima. Al momento dell’accordo verbale, non avevamo stabilito una data per il versamento”. Perché il contratto non è stato redatto? “Ci si era detti, lo faremo più tardi. Questo è il mio ricordo di allora”. Può spiegare perché sono trascorsi otto anni? “No, non posso spiegarlo”. “È il mistero della storia”, aveva dichiarato durante la sua prima disposizione, ha ricordato la giudice. “Tutta la mia famiglia ha sofferto per questa vicenda. Sono stato messo alla gogna dai media di tutto il mondo. Sono già stato punito per 7 lunghi anni, un’eternità”, ha concluso Blatter.
“Non contesto accordo e somma, ma il resto”
L’interrogatorio di Michel Platini è iniziato alle 10:30 e anche l’ex presidente della UEFA ha rigettato tutte le accuse. “Non contesto accordo e somma, contesto il resto”, ha dichiarato Platini, specificando: “a fine anni Novanta Blatter mi chiese di diventare presidente della Fifa succedendo ad Havelange. Ho risposto che non potevo perché ero già presidente del comitato organizzativo della Coppa del mondo, aggiungendo che sarei stato ben felice di diventare il suo consigliere tecnico se fosse diventato lui il presidente della Fifa. Gli ho anche detto che l’avrei aiutato a diventarlo”. “Sono diventato consigliere automaticamente. Blatter mi aveva chiesto che salario avrei voluto e ho risposto un milione. Mi ha detto ok prima di diventare presidente della Fifa”. Incalzato dalla Corte, Platini ha aggiunto: “Nessun interesse secondario nel diventare consigliere, Blatter mi ha fatto capire che il posto era invitante e importante per il calcio mondiale”. “Quando sono diventato consigliere mi è poi stato detto da Blatter che c’erano dei problemi per pagarmi. Il segretario generale guadagnava 300mila franchi, così è stata concordata la stessa somma per contratto scritto, per il resto avremmo visto più tardi. Quando, non ne avevo idea”. Perché non li ha pretesi quando ha terminato la sua mansione di consigliere? “Non erano vitali quei soldi per me, dopo qualche anno mi sono però detto che forse sarebbe stato meglio ricordargli che mi doveva il resto”. La fattura chiedeva 2 milioni ma, calcolatrice alla mano, 700mila per 4 anni, i soldi sarebbero dovuti essere 2,8 milioni. Come mai? “Mi sono sbagliato”, ha tagliato corto Platini.
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