Svizzera
Annegamenti, spiccano gli incidenti che coinvolgono giovani adulti e bambini
©Gabriele Putzu
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Redazione
4 giorni fa
Lo scorso anno hanno perso la vita 58 persone, di cui l'80% sono uomini. Crescono anche le vittime sotto i 16 anni.

Dopo le cifre record del 2022, l'anno scorso il numero di incidenti in acqua con esito letale è leggermente diminuito, ma con 58 casi è comunque rimasto più elevato della media pluriennale (47 casi all'anno). È quanto rileva la Società Svizzera di Salvataggio (SSS), secondo cui i dati "non sono del tutto sorprendenti" visto che le calde giornate estive (stando a MeteoSvizzera abbiamo avuto la quinta estate più calda dall'inizio delle misurazioni) hanno attirato numerose persone lungo i corsi d'acqua o in piscina.

Il genere

Mentre il numero totale di vittime ha superato del 25% la media pluriennale, la ripartizione per genere si è riconfermata ancora una volta: come negli anni precedenti, nell’80% dei casi si è trattato di uomini (46 contro 12 donne). Degno di nota, secondo la SSS, è che i maschi adolescenti e i giovani adulti di età compresa tra i 16 e i 32 anni hanno rappresentato quasi il 30% dei decessi (17 casi). Non sono invece stati registrati decessi di donne in questa categoria di età. "In generale, si può constatare che le vittime degli annegamenti in Svizzera sono gli uomini, soprattutto i giovani", rileva la SSS. "Tra le donne sotto i 50 anni sono stati registrati solo tre incidenti mortali; al di sotto degli 80 anni sono stati registrati 8 casi tra le donne e 14 tra gli uomini".

Gli incidenti mortali fra bambini quasi il doppio

Lo scorso anno sono state vittime di annegamento sette bambini, il numero più alto dal 2007. In tre casi l'incidente è avvenuto nel lago, due in piscina e uno in un fiume. Particolarmente tragico è stato il caso di un bambino di un anno che, per motivi inspiegabili, è caduto in un secchio pieno d’acqua nel giardino di casa ed è annegato. In considerazione di questi fatti, nel 2024 la SSS ha intensificato gli sforzi di prevenzione riguardo ai bambini, ribadendo in particolare la prima regola per il bagnante, ossia "non lasciare bambini incustoditi vicino all'acqua - tenere i bambini piccoli sotto controllo, a portata di mano!".

I luoghi

Le cifre degli anni precedenti sono state confermate anche per quanto riguarda i luoghi degli incidenti. La maggioranza degli annegamenti è avvenuta in acque libere, di cui la metà nei laghi (29). I decessi nei fiumi rappresentano invece il 40% (24). Il numero di annegamenti durante le immersioni è lo stesso dell’anno precedente: si è trattato di tre uomini di 31, 46 e 48 anni, annegati tutti e tre in un lago. Gli annegamenti in piscina sono stati quattro, che hanno coinvolto due uomini di 36 e 71 anni e due bambini di tre e cinque anni. Non è noto se nel caso degli uomini la causa fosse un problema medico.