L'associazione Anziane per il clima Svizzera e una coalizione di 33 ong chiedono al Consiglio d'Europa di esortare la Svizzera a rispettare la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), che la condanna per inazione climatica. L'organizzazione europea esaminerà la questione dal 4 al 6 marzo. "La politica climatica svizzera viola le nostre libertà fondamentali", affermano in un comunicato Anziane per il clima e Greenpeace Svizzera. "Il margine di manovra per garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti si sta rapidamente chiudendo", sostiene la co-presidente di Anziane per il clima Anne Mahrer nella nota.
La Svizzera lontana ad aver riposto rimedio alla violazione constatata dalla CEDU
Al recente Forum economico mondiale (WEF) di Davos, il segretario generale del Consiglio d'Europa Alain Berset e il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) Beat Jans hanno discusso dell'attuazione della sentenza della CEDU dello scorso aprile. Berna ha presentato un rapporto sulla sentenza. Il documento sarà ora esaminato dal comitato dei ministri dei 46 Stati membri del Consiglio d'Europa. Secondo Anziane per il clima e le altre ong, la Svizzera è ben lungi dall'aver posto rimedio alla violazione dell'articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo constatata dalla CEDU. Berna si basa su argomentazioni che la stessa Corte ha già respinto nella sua sentenza, afferma nella nota Cordelia Bähr, principale avvocata dell'associazione.