
Le Anziane per il clima hanno chiesto ulteriori misure per combattere il riscaldamento globale con una manifestazione oggi in Piazza federale a Berna. Circa 400 persone hanno partecipato alla dimostrazione, secondo un giornalista dell'agenzia di stampa Keystone-ATS presente sul posto. L'evento è stato organizzato per celebrare il primo anniversario della condanna della Svizzera da parte della Corte europea dei diritti umani (CEDU). L'azione è stata sostenuta, tra gli altri, da Greenpeace e Medici per l'Ambiente. Erano presenti anche rappresentanti delle città di Berna e Strasburgo.
Scambio di pietre
Le manifestanti hanno portato in Piazza federale una "pietra della discordia" di 2,5 tonnellate proveniente da Strasburgo, dove ha sede la Corte, che è stato offerto all'associazione dalla sindaca della città alsaziana. In cambio, Strasburgo riceverà una pietra dalla Svizzera, che sarà collocata sul tragitto che porta alla CEDU. Questa pietra "serve a dare un impulso duraturo, un anno dopo la nostra vittoria, alla nostra richiesta di una protezione del clima più efficace", ha spiegato Anne Mahrer, co-presidente delle Anziane per il clima, citata in un comunicato.
La sentenza
Il 9 aprile 2024, i giudici di Strasburgo hanno stabilito che la Svizzera non ha rispettato i suoi obblighi in materia di diritti umani per quanto riguarda la protezione del clima poiché non faceva abbastanza per proteggere i suoi cittadini dalle conseguenze del riscaldamento globale. Il Consiglio federale e il Parlamento ritengono, dal canto loro, che la Svizzera ora soddisfa i requisiti della sentenza grazie la nuova legge sul CO2 e altre misure. Diversi oratori hanno contraddetto questa valutazione.