
L'offerta di carne in Svizzera nel 2024 è aumentata del 3,9% rispetto all'anno precedente, raggiungendo le 453'000 tonnellate. Le importazioni sono aumentate in modo significativo, mentre la produzione interna è diminuita: la quota indigena è così scesa dall'83% all'80%.
75-80% consumato dalla popolazione
I dati sono stati pubblicati oggi da Proviande, l'associazione che riunisce gli operatori della filiera del settore. L'organizzazione spiega anche come l'offerta non corrisponda al consumo: la statistica in questione mostra la quantità di carne pronta per la vendita, disponibile - tra gli altri - per i settori della vendita al dettaglio e della ristorazione, ma solo il 75-80% viene effettivamente consumato dalla popolazione. Il resto è rappresentato da ossa, ritagli di grasso, cibo per cani e gatti, come pure rifiuti alimentari.
Pollame +9,1% nel 2024
In termini di tipi di carne, la crescita più marcata nel 2024 è stata quella del pollame, che ha segnato +9,1%; il dato è in linea con la tendenza a lungo termine, con un aumento sia della produzione interna che delle importazioni. Anche la carne bovina (+2,8%) e quella suina (+1,8%) è stata più richiesta. L'offerta di carne di agnello e di pecora è invece diminuita del 2,2%, a causa della minore produzione interna, quella equina si è contratta del 5,7% e quella di selvaggina ha subito una flessione del 5,7%.