L'imposta sul valore aggiunto (IVA) sarà aumentata di 0,7 punti percentuali per finanziare la tredicesima rendita AVS. Il Consiglio federale ne è stato informato oggi dal competente Dipartimento federale dell'Interno (DFI). La tredicesima AVS sarà introdotta nel 2026. A metà agosto il Governo aveva già deciso di finanziare questa rendita aggiuntiva esclusivamente attraverso l'IVA. L'Esecutivo aveva optato per questa variante rispetto a quella che voleva un aumento dei contributi salariali. L'incremento di 0,7 punti è stato calcolato dal DFI in collaborazione con il Dipartimento federale delle finanze sulla base delle nuove prospettive finanziarie dell'AVS, precisa una nota governativa odierna.
Tempi stretti
In futuro, la quota a carico della Confederazione, attualmente pari al 20,2% delle uscite dell'AVS, ammonterà al 19,5%. Dal 2026 la Confederazione contribuirebbe così per circa 450 milioni di franchi alla copertura delle spese della 13esima rendita di vecchiaia. I tempi sono però stretti. Il messaggio deve essere inviato al Parlamento in autunno. Le Camere federali dovranno discutere il dossier tra le sessioni di dicembre 2024 e marzo 2025. I pensionati riceveranno la tredicesima una volta all'anno, nel mese di dicembre.
Entrata in vigore nel 2026
L'iniziativa dell'Unione sindacale svizzera era stata accettata da oltre il 58% dei votanti il 3 marzo scorso. Secondo la proposta odierna del Consiglio federale, la tredicesima AVS costerà circa 4,2 miliardi di franchi nel primo anno e quasi 5 miliardi nel 2030. Il piano di finanziamento della 13esima rendita ha dovuto essere rivisto dopo che le proiezioni dell'AVS sono risultate eccessivamente pessimiste. Secondo le prospettive finanziarie corrette, il deficit dell'AVS cresce meno rapidamente del previsto. Di conseguenza, il fabbisogno finanziario è inferiore. Sempre stando alla nota odierna, le nuove prospettive finanziarie saranno pubblicate lunedì prossimo, 16 settembre, dall'Ufficio federale delle assicurazioni sociali.