Vista l’importanza per la produzione di corrente, le procedure per la realizzazione di grandi impianti idroelettrici ed eolici andrebbero snellite. Le spese per impianti fotovoltaici su nuove costruzioni dovrebbero invece essere deducili fiscalmente e la posa di pannelli sulle facciate semplificata, stando a un progetto del Consiglio federale inviato in consultazione fino al 23 maggio.
“Aumentare le energie rinnovabili”
Una simile proposta è da intendersi come complemento della legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili - dossier ora al vaglio del Parlamento - basata sulla Strategia energetica 2050. La Costituzione obbliga la Confederazione a garantire un approvvigionamento energetico sufficiente, diversificato, sicuro, economico ed ecologico, ha affermato oggi davanti ai media la consigliera federale Simonetta Sommaruga. “E un approvvigionamento sicuro di elettricità richiede un aumento delle energie rinnovabili”, ha detto la ministra dell’energia. Tuttavia, la strada da percorrere prima che vengano avviati i lavori per la realizzazione di una centrale idroelettrica o eolica è lunga e tortuosa, ha aggiunto.
Iter procedurale rallentato
“Le procedure di pianificazione e installazione possono richiedere fino a venti anni”. Tra i motivi che rallentano l’iter procedurale, Sommaruga ha citato il numero crescente di ricorsi contro i permessi di costruzione, lo sgombero dei terreni, la protezione delle acque o i diritti di esproprio. “Gli oppositori a simili progetti possono rivolgersi fino a quattro volte al Tribunale federale”, ha sottolineato la ministra bernese. “Ogni permesso costa denaro e tempo e le imprese, allora, preferiscono investire all’estero”. Ecco perché sono necessarie delle semplificazioni. Tutte le procedure dovrebbero essere combinate in una sola, secondo Sommaruga. Le associazioni ambientaliste, coloro che risiedono vicino ai futuri impianti e altri oppositori potranno ancora fare ricorso, ma tutti contemporaneamente. “In questo modo verrebbe risolto il problema delle procedure troppo lunghe, e il tutto senza pregiudicare le prerogative in fatto di protezione della natura o dell’ambiente. Le nuove misure si applicherebbero soltanto ai grandi impianti che svolgono un ruolo significativo nella fornitura di energia elettrica del paese. Alla Confederazione spetterà il compito di stilare una lista di simili infrastrutture. Nel farlo, prenderà in considerazione la produzione media annuale prevista o stimata e il contributo alla produzione di elettricità in inverno. Tale strumento dovrebbe evitare sentenze di rinvio, come quella emessa dal Tribunale federale in merito all’ingrandimento della diga sul passo del Grimsel (BE), un progetto in discussione da anni inviso agli ambientalisti. “Si tratta di una dichiarazione cristallina diretta alla giustizia che la struttura in questione è un bene importante per il paese”, ha sottolineato la consigliera federale socialista. In questi casi, i giudici mostrano una certa prudenza. In genere rispettano le decisioni delle autorità”, ha spiegato dal canto suo Stephan Scheidegger, vice direttore dell’Ufficio federale per lo sviluppo territoriale, aggiungendo che quanto proposto non rappresenta una novità. Ma oltre all’idroelettrico e all’eolico, il governo non ha dimenticato il solare, fonte di energia che s’intende favorire. Gli investimenti nell’installazione di pannelli fotovoltaici sui nuovi edifici dovrebbero essere fiscalmente deducibili, come avviene attualmente per le ristrutturazioni. Attualmente, ha dichiarato Sommaruga, capita che gli investitori decidano di realizzare un edificio senza pannelli, attendendo qualche anno per decidersi, ossia quando intendono ristrutturare, al fine di approfittare delle deduzioni”. Per la ministra dell’energia, si tratta di un incentivo negativo che andrebbe eliminato.
Facilitare per avere i pannelli solari
Benché non siano state fornite stime su quanti impianti potrebbero venir realizzati con le nuove proposte del governo, Sommaruga ha fatto presente che da due anni il fotovoltaico sta vivendo un periodo euforico tra la popolazione. Per il Consiglio federale si tratta insomma di sostenere tale fenomeno. Anche l’ottenimento dei permessi per la posa di pannelli solari sulle facciate dovrebbe essere facilitato. Dovrebbe bastare una procedura di notifica, per il governo, fermo restando che i Cantoni potranno ancora richiedere un permesso per lavori in aree protette. Per il momento, il Consiglio federale ha rinunciato ad un obbligo di installare pannelli su tutti i nuovi edifici adatti allo scopo. Tuttavia, una simile opzione è contemplata nella procedura di consultazione.
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