Ieri gran parte della massa di roccia instabili che minacciava Brienz è crollata. I massi, hanno comunicato le autorità, "hanno mancato di poco il villaggio". Una notizia che ha portato gli 84 abitanti a tirare un sospiro di sollievo, come il sindaco che ha parlato di "un giorno fortunato". Oggi gli esperti dell'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SFL) di Davos, grazie a un drone hanno potuto effettuare le prime misurazioni: "sono crollati circa 1.2 milioni di metri cubi di roccia", scrive il comune di Albula/Alvra su Twitter. "La depressione nell'ex isola è profonda fino a 50 metri e la massi di detriti caduti sulla strada alta fino a 15 metri".
Nel frattempo geologi e ingegneri, viene spiegato dalle autorità, "stanno sorvolando l'area sopra Brienz per sorvegliare il flusso di detriti di ieri e, più precisamente, l'ex isola".