Il Comune di Albula/Alvra ha presentato in una serata informativa le due varianti per l'eventuale ricollocazione di Brienz (GR). Una è a Tiefencastel e una ad Alvaneu. La questione finanziaria deve ancora essere finalizzata.
Il progetto
Lo scenario di un eventuale ricollocamento di Brienz (GR) è più attuale che mai. Da domenica i 91 abitanti del villaggio e gli animali sono stati evacuati, a causa del rischio di una frana di 1,2 milioni di metri cubi di roccia e detriti. L'interesse per conoscere gli scenari futuri del paese è grande. Circa 200 persone hanno partecipato alla serata informativa nella palestra di Tiefencastel. Il Comune ha impiegato tre anni per elaborare le varianti per un eventuale trasferimento di Brienz. Dalle otto iniziali, stasera ne sono state presentate due. Il progetto prevede la creazione di spazi abitativi per 70 persone nella frazione di Alvaneu e per 100 a Tiefencastel. I terreni dovrebbero essere pronti per la metà del 2026. Ma c'è chi nel pubblico ha mostrato il suo dissenso. Un uomo ha detto che non conosce nessuno che andrebbe nella zona Cumpogna a Tiefencastel. Un posto meno soleggiato, rispetto a Brienz, che si trova su un terrazzamento esposto al sole. Un argomento per cui il sindaco di Albula/Alvra, Daniel Albertin, ha mostrato comprensione.
L'opzione Vazerol
La variante prediletta dal 70% della popolazione, secondo un sondaggio condotto dal Comune nel 2020, è la zona occidentale della frazione Vazerol, che dista circa 6 chilometri da Brienz. Quest'opzione è tornata in auge solo da inizio settembre di quest'anno, perché prima si trovava nella zona rossa. Le recenti analisi dei geologi hanno dato il via libera; in seguito, il Comune ha incluso nuovamente Vazerol nella pianificazione. Le autorità hanno promesso di fornire maggiori informazioni a febbraio.
Chi finanzierebbe il trasferimento?
Oltre alle questioni pianificatorie, durante l'evento informativo sono state discusse anche quelle relative al finanziamento. Attualmente secondo le autorità, non è ancora chiaro chi finanzierebbe il trasferimento del paese. Il Comune ha chiesto sovvenzioni alla Confederazione e al Cantone, ha dichiarato Benno Burtscher, presidente della commissione comunale responsabile per il ricollocamento. Ieri la Confederazione ha inviato al Cantone una risposta "sostanzialmente positiva", che però deve ancora essere analizzata.
Crepe nella montagna e nel cuore
Nella parte finale, dedicata alle domande, non sono mancate le frasi forti e cariche di emotività. Un uomo ha detto che a Brienz "non ci sono solo spaccature sulle facciate delle case e nei terreni, ma anche nel cuore e nella testa delle persone". Il sindaco Albertin ha replicato che "decidere questa seconda evacuazione è stato un passo estremamente difficile, e non lo farò una terza volta". Ha poi aggiunto un appello alla popolazione del paese sfollato: "Se volete abbandonare Brienz, dovete mettervi d'accordo fra di voi. Se la situazione non è più sopportabile, lo capiamo, e avvieremo i prossimi passi per trovare un posto che per voi non sia più gravoso".