
Entra in vigore oggi la legge federale riguardante il rimborso forfettario dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) sul canone di ricezione radiotelevisivo, percepita indebitamente per anni dall’allora Billag, società d’incasso oggi sostituita da Serafe. Ai privati verranno restituiti automaticamente già quest’anno 50 franchi. Le imprese dovranno invece inoltrare una richiesta all’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM)
Per le imprese, ricorda una nota odierna dell’UFCOM, è prevista una regolamentazione diversa: queste possono richiedere un rimborso mediante un modulo online. La restituzione è stata sancita da una sentenza del Tribunale federale risalente al 2018 per l’IVA riscossa dal 2010 al 2015. La legge ad hoc del Parlamento è stata adottata dal Parlamento nel settembre scorso.
Sulla prima fattura del canone 2021 (annuale o trimestrale), Serafe dedurrà quindi l’importo forfettario di 50 franchi in favore delle economie domestiche di tipo privato e delle collettività. Con il passaggio dal canone di ricezione al canone radiotelevisivo nel 2019, non sono più le persone annunciate a ricevere la fattura, bensì le economie domestiche di tipo privato. Ne consegue che le economie domestiche che hanno pagato il canone a Billag tra il 2010 e il 2015 non sono necessariamente identiche a quelle che nel 2021 riceveranno un rimborso da parte di Serafe.
Il Consiglio federale e il Parlamento hanno scelto la soluzione del rimborso forfettario poiché più semplice ed economica sul piano amministrativo: ciò consentirà di versare direttamente ai cittadini il totale di 182 milioni. Nessuno bisogno quindi di inoltrare una richiesta o presentare ricevute. Le imprese hanno diritto alla restituzione dell’IVA, se dal 1° aprile 2010 al 31 marzo 2015 hanno pagato per la ricezione nell’ambito dell’attività professionale o commerciale e non erano assoggettate all’IVA o hanno dedotto solo parzialmente l’imposta precedente. Le imprese devono richiedere la restituzione mediante un modulo online disponibile sul sito dell’UFCOM da inoltrare entro la fine di quest’anno.
Per le imprese che non erano assoggettate all’IVA, l’importo della restituzione dipende dall’ammontare dei pagamenti effettuati. Su domanda è possibile anche una restituzione forfettaria (25 franchi per la ricezione radiofonica e 40 franchi per quella televisiva). Le imprese che erano assoggettate all’IVA e che hanno dedotto solo parzialmente l’imposta precedente possono richiedere unicamente la restituzione forfettaria.
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