Sciaffusa
Capsula Sarco, c'è l'ipotesi dell'omicidio intenzionale
Redazione
2 mesi fa
Una donna americana di 64 anni è deceduta nella capsula Sarco per suicidio assistito, sollevando dubbi sull'ipotesi di omicidio.

Il pomeriggio del 23 settembre, una donna americana di 64 anni è deceduta nella capsula Sarco utilizzata per il suicidio assistito, situata in un bosco nel Canton Sciaffusa. Secondo l'associazione "The Last Resort", la donna, affetta da gravi patologie, ha attivato un meccanismo che ha introdotto azoto nella capsula, causandole la perdita di coscienza e successivamente la morte per soffocamento. Si tratta del primo caso di suicidio assistito con questo dispositivo. Sul luogo dell'accaduto - lo ricordiamo - erano state arrestate quattro persone, tra cui il copresidente di "The Last Resort". Tre di loro (due avvocati e una fotografa olandese) erano stati rilasciati dopo 48 ore, mentre il copresidente - il tedesco Florian Willet - è tuttora detenuto dopo cinque settimane. Oggi, stando al giornale olandese "de Volkskrant" il procuratore sciaffusano titolare delle indagini non esclude l'ipotesi dell'omicidio intenzionale. La testata sarebbe infatti in possesso di documenti in cui si afferma che poche ore dopo i fatti il medico legale avrebbe riferito telefonicamente agli inquirenti che la donna presentava ferite al collo. Le indagini sono in corso, con dubbi sulle motivazioni della detenzione prolungata del copresidente e sulla trasparenza dei rapporti ufficiali. Questa situazione solleva interrogativi sulle circostanze della morte e sul coinvolgimento delle persone presenti sul luogo al momento del decesso, anche perché nessuno degli avvocati ha avuto accesso al rapporto ufficiale dell'autopsia.

Una serie di dubbi

A far sorgere ulteriori domande c'è inoltre la durata della detenzione di Willet, giudicata insolitamente lunga per essere una semplice carcerazione preventiva per un'accusa di sola istigazione al suicidio per fini egoistici (prevista dal Codice penale). Sul sito della NZZ è stata inoltre pubblicata un'intervista a una persona vicina a "The LastResort", secondo cui la 64enne soffriva di osteomielite alla base del cranio, a cui andrebbero ricondotti i segni sul collo. A questo si aggiungono inoltre le videoregistrazioni del suicidio di cui sarebbe in possesso il giornale olandese, dove Willet è sì presente sul posto, ma non ha mai toccato la capsula. In ogni caso, l'accusa di omicidio intenzionale verrebbe usata dall'accusa come mezzo per ottenere i filmati e l'accesso al telefono della fotografa, tuttora indagata.