Il caso
Cédric Wermuth (PS) insulta Trump: "Fuck you", l'UDC ne chiede le dimissioni
Redazione
15 ore fa
Il "Fuck you, Mr. Trump", pubblicato ieri dal copresidente del Partito socialista dopo l’incontro tra Zelensky e Trump, ha scatenato reazioni nel mondo politico svizzero.

Il messaggio "Fuck you, Mr. Trump." pubblicato ieri sui social dal copresidente del Partito socialista (PS/AG), Cédric Wermuth, ha provocato reazioni nel panorama politico svizzero, in particolare da parte dell’UDC, riporta la "SonntagsZeitung".

L'UDC chiede le dimissioni di Wermuth

Thomas Matter (ZH), vicepresidente del partito e consigliere nazionale, ha definito questo messaggio "scandaloso" e ha chiesto le dimissioni del politico argoviese, arrivando persino a suggerire il ritiro dei due socialisti dal Consiglio federale. Alfred Heer (ZH) ha parlato di un "comportamento adolescenziale da Giovani socialisti". Anche il consigliere nazionale Hans-Peter Portmann (ZH) ritiene che le parole usate dal socialista siano "indegne di un presidente di partito e di un consigliere nazionale". Secondo lui, ciò danneggia la Svizzera e mina gli sforzi per trovare modalità di collaborazione con gli Stati Uniti.

Approccio "aggressivo" che "avvelena la democrazia"

Il consigliere nazionale Philipp Matthias Bregy (Il Centro/VS) comprende la rabbia del socialista, ma critica il suo approccio "aggressivo", che "avvelena la democrazia" e "non fa altro che alimentare la polarizzazione". Nel PLR, il presidente Thierry Burkart – senza commentare direttamente il messaggio di Cédric Wermuth – mette in guardia contro una crescente divisione tra gli alleati occidentali. Per lui, la priorità resta preservare «la pace e la stabilità economica».

Il PS difende il suo copresidente

Dal lato socialista, la consigliera nazionale Priska Seiler Graf (ZH) sostiene Cédric Wermuth nella sostanza, pur ammettendo che avrebbe potuto scegliere parole diverse. Tuttavia, ritiene "assurda" la richiesta di dimissioni. Per Daniel Jositsch (ZH), consigliere agli Stati e professore di diritto penale, l’indignazione è esagerata, anche se lui stesso avrebbe usato un linguaggio differente. Tuttavia, dal punto di vista giuridico, la dichiarazione del copresidente non presenta problemi: "Per i politici, i limiti sono più ampi. Devono accettare più critiche". Quanto a Cédric Wermuth, ieri non ha risposto alle domande della redazione del quotidiano zurighese.