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Covid-19
Cinque anni fa la Svizzera entrò in lockdown
©Gabriele Putzu
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Ats
15 ore fa
Il governo federale prese la decisione di decretare "la situazione straordinaria", con l'obiettivo di contenere la diffusione del Covid-19. Una misura, quella del lockdown, che ha avuto un impatto importante sulla popolazione e sull'economia del Paese.

Cinque anni or sono, il 16 marzo 2020, per far fronte alla diffusione del coronavirus il Consiglio federale dichiarò la "situazione straordinaria" ai sensi della legge sulle epidemie. Ristoranti, negozi, mercati e strutture ricreative dovettero rimanere chiusi. Il lockdown e le altre misure contro il Covid hanno avuto un impatto su diversi settori della società.

Lavoro

La pandemia ha portato a una diffusione globale del telelavoro nelle aziende. Secondo un sondaggio condotto nel 2021 dall'Ufficio federale di statistica (UST), dall'inizio della pandemia quasi la metà dei dipendenti ha avuto sempre o almeno occasionalmente la possibilità di lavorare da casa. Le persone con un titolo di studio universitario e quelle con un reddito elevato sono risultate particolarmente propense allo smart working, rispettivamente con il 67% e il 72%. Il numero di infortuni in Svizzera durante il confinamento è diminuito in modo significativo. Ciò ha avuto un impatto sulle finanze dell'assicuratore infortuni Suva, che ha quadruplicato il suo risultato operativo a 241 milioni di franchi nel 2020, con l'11% di infortuni in meno. Nel 2021 ha ridotto i premi assicurativi.

Reddito

Un'indagine condotta dall'UST nel 2021 ha mostrato che l'11% della popolazione ha subito una perdita di reddito a causa dell'epidemia. Nei settori della ristorazione e dell'alloggio una persona su tre ha guadagnato meno a causa delle conseguenze del Covid.

Salute psichica

Sempre stando all'UST il coronavirus ha avuto un impatto anche sulla salute mentale della popolazione in Svizzera: il 40% ha dichiarato che la pandemia ha avuto un influsso negativo sul proprio umore. La percentuale era particolarmente elevata tra le persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni (55%), quelle con un'istruzione terziaria (45%) e quelle con reddito alto (45%). I pensionati si sono dimostrati più tranquilli riguardo alla crisi sanitaria: solo uno su quattro è stato interessato dal problema. Secondo uno studio dell'Università di Basilea, quasi una persona su due era più stressata durante il confinamento rispetto a prima della crisi. I motivi principali sono stati i cambiamenti nel lavoro o nell'istruzione, la vita sociale limitata e l'onere della cura dei figli. Durante il lockdown è anche aumentata la percentuale di persone che hanno sofferto di sintomi depressivi: il 57% ha dichiarato che tali sintomi sono aumentati.
Nel 2020, il Telefono amico ha gestito un numero significativamente maggiore di chiamate rispetto all'anno precedente: gli operatori del numero 143 sono stati sollecitati per il 7% in più. Da aprile a luglio e in dicembre, il Telefono amico ha offerto quasi 200 ore aggiuntive di consulenza; i colloqui sono stati anche più numerosi e più lunghi.

Dipendenze

Secondo Dipendenze Svizzera la pandemia di coronavirus ha creato nuovi gruppi a rischio. Le persone che avevano già un comportamento problematico nel bere prima della crisi hanno mostrato un aumento del consumo di alcol. Un'ampia percentuale di fumatori quotidiani ha aumentato il proprio consumo durante e dopo l'isolamento.

Traffico stradale

Il confinamento ha ridotto molto il traffico stradale, ciò che si è riflesso nel numero di morti per incidenti: mentre nel 2019 sono decedute in Svizzera 42 persone per milione di abitanti, nel 2020 la cifra è stata solo di 22, con una diminuzione del 52%.

Inquinamento

Meno auto ha significato anche un miglioramento della qualità dell'aria nel 2020, ma non troppo: i valori limite per l'ozono sono stati nuovamente superati, così come quelli per il particolato, almeno sul versante meridionale delle Alpi, come mostra il Rapporto sulla qualità dell'aria 2020 dell'Ufficio federale dell'ambiente.

Aiuti finanziari

Per combattere le conseguenze economiche della pandemia e dei relativi confinamenti sono state adottate diverse misure. Si è trattato di provvedimenti rivolti alle aziende, ai lavoratori dipendenti e ai lavoratori autonomi: tra questi, le indennità per lavoro ridotto e i prestiti Covid. Durante la prima ondata, la Confederazione ha speso 17 miliardi di franchi per le indennità di disoccupazione e altrettanti per i crediti alle aziende. Berna ha anche sostenuto singoli settori: quello culturale ha ricevuto 478 milioni di franchi, lo sport professionistico 350 milioni e lo sport popolare 259 milioni, in base ai dati del Dipartimento federale delle finanze.

Esercito

Il Consiglio federale ha messo in servizio 8000 membri dell'esercito per sostenere le autorità civili: si è trattato della più grande mobilitazione dalla Seconda guerra mondiale. I militi sono stati impiegati in settori quali l'assistenza infermieristica, il monitoraggio dei pazienti, il trasporto in ambulanza e la logistica ospedaliera.

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