Karin Keller-Sutter compirà venerdì la sua prima visita ufficiale all'estero in qualità di presidente della Confederazione, recandosi, come prevede una tradizione decennale, a Vienna. Nella capitale austriaca la consigliera federale sarà ricevuta dal presidente Alexander Van der Bellen, annuncia il Dipartimento federale delle finanze (DFF) in un comunicato diramato oggi.
Il programma
Gli incontri a Vienna verteranno sull'attuazione del partenariato strategico tra Svizzera e Austria, ma anche sulla loro stretta collaborazione in settori quali l'economia, le finanze, la migrazione e la sicurezza. Si parlerà anche dei negoziati conclusi a dicembre tra Berna e Bruxelles, della situazione in materia di sicurezza in Europa nonché della cooperazione in organismi multilaterali, viene precisato nella nota.
Tradizione
Il primo viaggio all'estero dei neoeletti presidenti della Confederazione si svolge sempre in Austria. Questa tradizione garantisce uno scambio regolare ai più alti livelli istituzionali ed è espressione delle strette relazioni esistenti tra i due Paesi. Oltre 47'000 cittadini austriaci vivono in Svizzera e circa altri 8'700 vi lavorano come frontalieri. In Austria risiedono invece più di 18'000 cittadini svizzeri. I due Stati costituiscono l'uno per l'altro uno tra i principali partner commerciali e di investimento, viene ancora sottolineato.
Crisi politica in Austria
La visita di quest'anno della presidente della Confederazione giunge in un momento di crisi politica in Austria, con un governo provvisorio che gestisce gli affari correnti dopo il fallimento dei colloqui per creare una coalizione composta dal partito socialdemocratico (Spö), dai popolari (Övp) e dai liberali centristi (Neos). La scorsa settimana, il leader dell'estrema destra (Fpö) Herbert Kickl (che alle elezioni del settembre scorso aveva ottenuto un sorprendente 29% di consensi) è stato incaricato dal presidente ecologista Van der Bellen di cercare di formare un esecutivo con l'Övp. Venerdì scorso decine di migliaia di persone sono scese in piazza in tutta l'Austria per protestare contro il possibile ritorno al potere dell'Fpö. Le manifestazioni sono state convocate da oltre 30 organizzazioni, tra cui il gruppo antirazzista "SOS Mitmensch" e l'ong "Volkshilfe", nonché il gruppo ambientalista Greenpeace.