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Concorrenza sleale, lettera al Governo contro le piattaforme cinesi
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Keystone-ats
4 ore fa
Le associazioni svizzere del commercio al dettaglio vogliono aumentare la pressione sulle piattaforme cinesi come Temu o Shein, chiedendo misure per porre fine alla concorrenza sleale.

Le associazioni svizzere del commercio al dettaglio e dei consumatori chiedono misure contro le pratiche operate da piattaforme di e-commerce cinesi come Temu o Shein. Oltre agli svantaggi per il mercato elvetico, merci di bassa qualità mettono a rischio la sicurezza, soprattutto dei bambini, fanno notare.

La lettera inviata a Berna

Le rivendicazione di dodici organizzazioni sono contenute in una lettera indirizzata oggi al Consiglio federale. Le leggi svizzere non vengono imposte o non si applicano alle piattaforme online a basso costo, si lamentano in un comunicato di accompagnamento alla missiva. Ogni giorno arrivano nella Confederazione fino a 500'000 pacchi dall'Asia. È stato dimostrato che molti contengono prodotti che non soddisfano gli standard di sicurezza svizzeri, scrivono le associazioni, aggiungendo che, in vista del business natalizio, crescono le preoccupazioni per la concorrenza sleale e la salute dei consumatori.

Si garantiscano condizioni eque

In particolare, viene domandato al governo di garantire condizioni eque, lanciare avvertimenti a Temu e informare il pubblico riguardo ai comportamenti sleali. Sono inoltre necessari maggiori controlli per far rispettare i requisiti di sicurezza, garantire la protezione dei dati e prevenire la vendita di prodotti contraffatti. I firmatari della lettera sono soprattutto preoccupati per le esenzioni fiscali per la merce che costa meno di 62 franchi. Ai loro occhi, si tratta di un vantaggio ingiustificato, che grava sul commercio e comporta una perdita di entrate per lo Stato. Per di più, il modello d'affari delle piattaforme del Dragone è problematico dal punto di vista climatico. Questi giganti dell'e-commerce infatti spediscono i singoli prodotti per via aerea, il che significa emissioni di CO2 cinquanta volte superiori rispetto al trasporto in container via nave.