
I fautori di un congedo di diciotto settimane per ogni genitore alla nascita di un figlio avranno tempo fino a inizio ottobre 2026 per raccogliere le 100 mila firme necessarie alla riuscita della loro iniziativa popolare "Società ed economia forti grazie al congedo parentale (Iniziativa per un congedo familiare)". Fra i promotori, si legge oggi nel Foglio federale, figurano anche i consiglieri nazionali Giorgio Fonio (Centro) e Greta Gysin (Verdi).
La proposta
L'alleanza alla base di questa iniziativa - che riunisce rappresentanti di ambienti economici, sociali e politici (membri del Centro, dei Verdi e Verdi liberali) e dei sindacati - propone di sostituire l'assicurazione maternità e il congedo paternità con un congedo familiare di 18 settimane per ciascun genitore. Tale congedo verrebbe finanziato con le Indennità per perdita di guadagno (APG). Per garantire che i redditi più bassi non vi rinuncino per motivi finanziari, i loro stipendi andrebbero indennizzati al 100%. L'Alleanza, stando a quanto dichiarato lo scorso 28 novembre alla presentazione del progetto, è convinta, sulla scorta delle esperienze raccolte in altri Paesi, che ciò aumenterà la partecipazione delle madri al mercato del lavoro e il coinvolgimento dei padri nella vita familiare. Secondo alcuni studi, il congedo familiare costerebbe un miliardo di franchi all'anno. Tuttavia, secondo, l'Alleanza le madri potrebbero tornare al lavoro più rapidamente e alcune di loro aumentare l'orario di lavoro e fare carriera. Pagando più contributi sociali e più tasse, inoltre, le spese per il congedo verrebbero ripianate dopo 20 anni.